A prostrazione, disagio e spaesamento, si aggiunge la solitudine.La differenza di temperatura tra il giorno e la notte provoca raffreddamenti e bronchiti. La disidratazione porta a insufficienza renale e complicanze infettive. I bagni distanti dalle tende sono difficili da raggiungere per chi ha limitate capacità di movimento. Il tutto non fa che deteriorare lo stato mentale degli anziani già colpito profondamente dal terremoto. Questa è la denuncia che arriva da un'inchiesta promossa da «LiberEtà», il mensile dello Spi Cgil (sindacato dei pensionati Cgil), sulle condizioni di vita degli anziani nelle tendopoli dell'Aquila e dintorni.
Le persone che stanno in albergo sono 33.535, quelle accampate 26.841, di cui oltre 4 mila hanno più di 75 anni. Secondo la Asl dell'Aquila, il 70% delle persone che si trovano nelle tende hanno più di 65 anni. «Alcune migliaia di anziani chiusi in tenda - denuncia Marco Pozone, primario del reparto di geriatria dell'ospedale San Salvatore - non si muovono più».
Roberta Brivio, coordinatrice degli psicologi nel campo di Coppito, dice che gli anziani si sentono molto legati ai luoghi in cui sono vissuti e non accettano trasferimenti. «Quando abbiamo provato a portare alcuni anziani dai loro parenti in nord Italia, li abbiamo dovuti fare tornare perché si lasciavano morire: non volevano stare lontani dalle loro famiglie». Secondo la dottoressa Brivio le risorse messe a disposizione della Asl non sono sufficienti perché, contrariamente a quanto dicono, l'emergenza non è finita, anzi, «ora le persone si rendono conto sul serio di cosa vivono e rispondono o con la depressione o con l'incazzatura».
«Per ora lo Spi Cgil - dice Carla Cantone, segretario generale - ha raccolto 500 mila euro con una sottoscrizione popolare. Il 29 giugno incontreremo sindaco e presidente di provincia per definire come impiegare al meglio questi soldi». Gli obiettivi di prim'ordine sono quelli di tipo sanitario, come dare un supporto psicologico, migliorare la situazione igienica e fare corsi di rilassamento mentale.
Il segretario generale Epifani, poi, ha ricordato che la Cgil gestisce il campo di Coppito, «uno dei meglio organizzati», ma «si deve ripensare l'organizzazione delle tende e trovare al più presto un'altra sistemazione». L'inchiesta, quindi, denuncia e chiede al governo «interventi concreti»: le dentiere di Berlusconi non bastano più.