CAPITALE & LAVORO

Il pubblico impiego apre le prove di una nuova unità

CONTRATTO SANITA'
TORBIDONI GIULIA,

Dopo 8 mesi di gestazione è arrivata la firma unitaria dei tre sindacati confederali. Posta sul contratto nazionale che tocca i quasi 600 mila lavoratori della sanità pubblica. Riparte così un percorso di unità, dopo le recenti divisioni sul modello contrattuale del 22 gennaio scorso e, più in generale, rispetto ai diversi provvedimenti del ministro Renato Brunetta. Il contratto è stato firmato anche dalle sigle autonome.
Il nuovo contratto prevede un aumento medio pro-capite di 72 euro lordi al mese. A questi le Regioni possono aggiungere altri 20 euro. Novità anche per i lavoratori precari che potranno avere una proroga o un rinnovo del loro contratto a termine. «È una proroga che rende possibile la stabilizzazione», hanno sottolineato i segretari. «I precari - ha detto Carlo Podda di Fp Cgil - hanno qualifiche nel settore dell'assistenza e la priorità è garantire i livelli essenziali di assistenza». Per questo, entro il 30 giugno, i sindacati e le regioni valuteranno la necessità di stabilizzare i precari che, «per il blocco delle assunzioni, suppliscono in misura determinante alla carenza di organico».
Un altro punto del contratto riguarda l'istituto del coordinamento regionale che si confronterà con il sindacato non solo sulle «linee guida» regionali (che riguardano formazione e risorse), ma anche su materie non contrattuali (come le prestazioni aggiuntive di infermieri e tecnicidi radiologia medica).
Nuove regole anche per le assenze che superano il tetto stabilito dal ministro Brunetta. La busta paga non subirà alleggerimenti a causa di malattie o attività di volontariato, donazione di midollo osseo, prevenzione oncologica o congedi parentali.
La mobilità dei lavoratori passerà da 10 a 25 chilometri, per i processi di accorpamento di molte regioni e il ticket-restaurant non potrà salire oltre il limite delle vecchie 10.000 lire.
«Controlleremo perché questo accordo sia rispettato. Chi non lo garantirà si troverà un sindacato unito», dice Giovanni Faverin di Fps Cisl. «È il migliore che si poteva ottenere in questa fase - sostiene Carlo Fiordaliso di Uil Fpl - e manda un messaggio di unità del sindacato al governo, alle regioni e ai lavoratori». Rincara Podda: «È un viatico per costruire una piattaforma unitaria».

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it