A gennaio ha tentato di comprarsi Kakà ma 100 milioni di euro non sono bastati. Adesso lo sceicco Mansour Bin Zayed Al Nayhan, proprietario del Manchester City e del 5% delle azioni Mediaset, vuole prendersi tutto il Milan. Avrebbe offerto 500 milioni di euro per l'acquisto del 40% della società rossonera, sempre più frastornata. Ieri un quotidiano milanese ha scritto che la Fininvest, che controlla la società rossonera, avrebbe dato l'ok a iniziare i dialoghi e il club rossonero ha smentito, in tutta fretta, dopo che i primi siti internet di tifosi avevano reagito rabbiosamente.
Al Mansour, come viene abitualmente chiamato lo sceicco membro della famiglia reale di Abu Dhabi (negli Emirati Arabi Uniti), è l'uomo che avrebbe salvato la banca d'Inghilterra qualche mese fa immettendo denaro fresco nella Barclays, il secondo istituto di credito inglese, ed evitando un fallimento che avrebbe potuto scatenare un effetto domino.
Ma quale sarebbe il motivo della vendita per il presidente Silvio Berlusconi che presenta abitualmente la sua squadra come quella che ha conquistato il maggior numero di trofei, ovviamente imbrogliando? Da più parti si sostiene che la società rossonera costi molto alla famiglia Berlusconi e pare che la figlia Marina abbia più volto manifestato una certa insoddisfazione nella gestione di un giocattolo così costoso, con un monte ingaggi altissimo e i conti sempre in rosso. L'ultimo bilancio ha fatto registrare perdite per 32 milioni di euro.
Sono ormai molti mesi che l'amministratore delegato rossonero, «zio Fester» Galliani, piange miseria sottolineando che, senza il raggiungimento degli obiettivi prefissati (dallo scudetto alla coppa Uefa), la prossima stagione potrebbe essere una vera Caporetto dal punto di vista finanziario (qualcuno potrebbe domandarsi perché spendere milioni per il ritorno di Sheva e non comprare un difensore giovane e affidabile). E anche il buon Ancelotti sarebbe abbastanza stanco di non essere ascoltato dalla dirigenza e avrebbe già scelto la sua prossima destinazione (Roma, naturalmente).
Ecco perché un'iniezione di liquidi freschi potrebbe non dispiacere in questo momento considerando anche che il pacchetto di maggioranza resterebbe comunque in mano del presidente del consiglio. Non vanno poi sottovalutati i buoni rapporti che già esistono tra gli sceicchi e la famiglia Berlusconi, l'Abu Dhabi Investment Authority detiene ad esempio il 5% delle azioni di Mediaset, non avrebbe quindi problemi a provare ad allargare il suo dominio anche sul Milan. Non è un segreto, infine, il fatto che Mansour abbia sempre sognato di investire nel calcio italiano e questa potrebbe essere la porta di ingresso giusta.
Comunqu vada, la società di Via Turati deve rinnovare una rosa inevitabilmente agèe e forse persino con troppi palloni d'oro. I tabloid inglesi si sono scatenati sulla trattativa. La nuova telenovela pallonara minaccia di non finire presto.