SPORT

Dramma rossoblu

GENOVA Grave il tifoso travolto dal pullman, un incidente secondo tifosi e polizia
PIERANNI SIMONE,

Un attimo e Genova ripiomba per alcune ore nel dramma. In pochi secondi l'anno quasi perfetto del Genoa ha preso una direzione del tutto inattesa. Pareggio della Fiorentina all'ultimo secondo e nervosismo di massa che finisce in una contestazione fuori dallo stadio. Obiettivo arbitro e squadra avversaria. A Genova di pullman, anche dei rossoblù, usciti dal ventre del Ferraris a sera inoltrata se ne sono viste tanti, del resto. Il presidente Preziosi invita tutti ad andarsi a mangiare i ravioli a casa e molti accettano, perché alla fine si può mugugnare quanto si vuole, ma è pur sempre calcio. Rimangono in pochi, «i meno caldi e alcuni cani sciolti», secondo il referto della questura di Genova.
Gabriele Amato, genovese di 36 anni, secondo la ricostruzione che verrà consegnata all'Osservatorio, rincorre da solo il pullman viola e finisce sotto le ruote posteriori. All'ospedale il referto è fin da subito drammatico: ieri i medici hanno confermato la gravità della situazione, ferite e fratture multiple, dicendo che il ragazzo è in condizioni stabili e facendo intendere che non ci sono lesioni interne. Le prossime ore però, saranno decisive.
Gabriele, la Nord è qui con te, è il messaggio che arriva dai forum dei genoani: chi era lì e ha ancora lo shock di un corpo sanguinante a terra, ma non è in grado di ricostruire la dinamica, chi non c'era, ma ammette di averci fatto un pensiero, chi ha sbollito la rabbia e se ne è andato ben presto. Invece Gabriele Amato è rimasto: pare che all'uscita del pullman ci siano stati parole, spintoni sui vetri e insulti vari. Niente di trascendentale se non ci fosse scappata la tragedia. Cose che, per quanto insulse e inutili agli occhi di osservatori esterni, accadono tutte le domeniche. Perché è altrettanto evidente che il calcio, anche quello voluto dall'Osservatorio, quello super sicuro e anti-ultras, in un mondo che rimane lo stesso, non può che rimanere un buon modo per scaricare e sfogarsi a fronte di altre difficoltà nella vita di tutti i giorni.
Sulla ricostruzione si attendevano novità e per il momento dalla questura genovese il quadro sarebbe rivolto a provare che non c'è nessuna responsabilità da parte del tifo organizzato. Si tratterebbe di un drammatico incidente. L'autista del bus viola, fermato a Sestri Levante dalla polizia sulla via del ritorno per Firenze, ha dichiarato di non essersi accorto di nulla. Per procedura è indagato, ma si tratta di una formalità. I giocatori viola e il tecnico Prandelli ricordano un bel casino, ma niente che possa dare un quadro chiaro della dinamica. Qualcuno ha detto di avere visto un corpo a terra, ma di non avere visto l'investimento. Su Genotube.com un video dal titolo «ecco cosa è successo a Gabriele» messo in rete senza alcun commento, mostra l'uscita del pullman piuttosto rapida, una specie di rinculo prima di un rettilineo su cui poi sfreccia, seguito da una camionetta delle forze dell'ordine. Secondo chi ha postato il video, potrebbero proprio essere questi ultimi ad avere avuto una visuale per spiegare quanto accaduto.
La famiglia di Gabriele, arrivata in ospedale non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. Di Gabriele Amato si sa che segue il Genoa anche in trasferta, che gira con Lotta Comunista, che ha partecipato al g8 genovese, che lavora in una coperativa sociale per anziani e che fa parte del Genoa Club Campomorone, un comune genovese dove il ragazzo vive. Poco altro. Pare che ai giornalisti alcuni amici giunti all'ospedale abbiano detto, «con voi non ci parliamo, anche Gabriele sarebbe d'accordo». Si dice che Gabriele sia un tipo tranquillo e tutto il popolo genoano, attraverso i forum e le chat, sembra non nutrirne il minimo dubbio.

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