La voglia di bissare il trionfo dello scorso anno alla fine ha prevalso. Venus Williams ha vinto, per la quinta volta in nove anni, il prestigioso Wimbledon superando in finale la «sorellina» Serena. Con questo successo arriva a sette tornei di un Grand Slam conquistati.
Prima dell'incontro gli esperti davano per favorita Serena considerata più in forma. E la sfida era iniziata proprio in suo vantaggio con un break d'apertura: subito un parziale di 2 a 0 e 30-0 nel terzo game a suo favore. Con un tennis potente e profondo Serena produceva dritti micidiali e in un breve lasso di tempo giungeva a un 4 a 2 per lei. Ma lì usciva la bravura di Venus che, grazie al servizio e a i troppi errori della Williams junior, prima riequilibrava il match sul 5 pari per poi chiudere il set per 7-5 quando Serena affossava in rete un rovescio non irresistibile.
Nella seconda partita Venus perdeva ancora per la prima il turno di battuta ma si ripeteva nella rimonta chiudendo, al secondo match point utile dopo che Serena aveva annullato il primo con un ace, per 6-4. In un'ora e 51 minuti i giochi erano fatti. Con questo trionfo Venus riequilibra la situazione con la sorella arrivando a 8 incontri pari vinti (anche se nei Gran Slam è ancora in testa Serena per 5 a 2) rispondendo a quei critici che le lamentavano poca cattiveria nei match di «famiglia». «Non riesco a credere che sia la mia quinta vittoria - è stato il primo commento - È incredibile che abbia trionfato qui cinque volte specialmente alla luce degli infortuni che ho avuto. Sapere che ogni volta che torno ho la possibilità di fare la storia mi fa amare questo posto». E sul trionfo del derby familiare, dice: «Voglio pensare che anche lei sperasse che io vincessi».
Dal canto suo Serena dimostra fair play accontentandosi di fare la co-protagonista e pensando in generale ai successi della firmati Williams: «Sono felice del fatto che una tra noi due avrebbe sicuramente portato il titolo a casa». Occasione di rivincita per la sorellina ci sarà di sicuro.