POLITICA & SOCIETÀ

Vietato il convegno di Forza Nuova

Università
RUSSO SPENA GIACOMORoma

Un braccio di ferro tra le istituzioni universitarie e gli studenti che ha visto la vittoria dei collettivi antifascisti: il segretario di Forza Nuova, Roberto Fiore, giovedì mattina non andrà alla Sapienza di Roma. Il convegno «Foibe l'unica verità», richiesto da due giovani di Lotta studentesca (sigla legata a Fn), prima autorizzato dal preside della facoltà di Lettere e Filosofia, Guido Pescosolido, è stato poi revocato dal prorettore Luigi Frati. Messo alle strette dalla mobilitazione degli studenti antifascisti che ieri hanno occupato fin dalle prime ore del mattino la presidenza di Lettere minacciando di «resistere a oltranza».
Anche se purtroppo, va detto, Fiore viene ormai considerato dai media italiani un interlocutore come tanti. Giusto per fare un esempio, proprio stamattina sarà ospite della trasmissione Rai Radio anch'io a parlare del problema razzismo e naziskin.Ma per gli studenti romani Fiore non è gradito: «E' un'importantissima vittoria di democratici e antifascisti - dicono - L'università pubblica non può e non deve concedere alcuno spazio ad iniziative ed organizzazioni di chiara marca neofascista come Forza Nuova». La giornata alla Sapienza è stata movimentata dal mattino con centinaia di giovani che hanno «assediato» la presidenza di Pescosolido. «Il preside deve immediatamente negare l'autorizzazione - hanno protestato - Fn è un'organizzazione anticostituzionale che diffonde odio e idee xenofobe». La loro protesta punta ad impedire «con ogni mezzo» lo svolgimento dell'iniziativa: «Vogliono tenere questo convegno per avvalorare le proprie assurde tesi negazioniste. Non lo permetteremo».
E anche il luogo non sembra il più idoneo, come ricordano gli studenti: «Lettere è una facoltà antifascista, per memoria storica, attitudine e composizione, da sempre attraversata da pratiche di liberazione e rifiuto del razzismo». Il preside Pescosolido invece ha prima rivendicato il consenso dato al convegno, parlando di Fn come un partito costituzionale e di Fiore come legittimo esponente dell'europarlamento, per poi passare la patata bollente al prorettore Frati (data l'assenza del rettore Renato Guarini, impegnato in una visita ufficiale a Mosca) che ha invece revocato il dibattito per problemi di ordine pubblico, come confermato dallo stesso prefetto di Roma Carlo Mosca.
Soddisfatti, gli studenti antifascisti hanno abbandonato la presidenza di Lettere e Filosofia. Qualcuno tra di loro aveva temuto il peggio: «La contrapposizione a Forza Nuova che ci sarebbe stata giovedì avrebbe prestato il fianco a vergognose strumentalizzazioni e a falsi teoremi sugli opposti estremismi». Il sindaco Alemanno era già pronto, dicono.
Gli studenti hanno lanciato comunque un appello per costruire mercoledì mattina un convegno storico sui «fascismi vecchi e nuovi» e sul clima razzista e xenofobo che sta attraversando Roma e l'Italia: «Abbiamo chiamato a raccolta intellettuali, storici e docenti - spiegano gli "antifà" - perché si esprimano sul contesto storico delle foibe e sui valori della Resistenza». Mantenuto anche il presidio per giovedì mattina, in caso Fn volesse «forzare» il divieto.

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