Mentre si faceva paladino della legalità e rinfacciava a Rutelli l'alleanza con Andrea Alzetta, neoeletto consigliere comunale della SinArc, (nonché il «Tarzan che occupa le case») gli hanno segnalato la notizia. E Alemanno non l'ha presa bene. Il giorno in cui Storace e Romagnoli si dichiarano per lui, una parte della Fiamma Tricolore occupa uno stabile nel cuore di Roma.
Una cinquantina di persone del centro sociale Casa Pound, punto di ritrovo dei fiammisti capitolini, ha «sottratto al degrado un luogo per donare ai cittadini del XX municipio il primo centro non conforme di musica, sport cultura e teatro, il primo punto d'incontro per tutti gli abitanti del quartiere». L'occupazione è di una stazione ferroviaria, ribattezzata da loro Area 19, costruita ai tempi dei Mondiali di Calcio '90. «Da allora quella struttura - spiegano - non ha mai aperto, divenendo uno spreco. Siamo contro le speculazioni e per il ripristino della sovranità popolare sui beni pubblici».
Il passo falso dei nuovi alleati del centrodestra non passa inosservato. Poche ore dopo l'esproprio Massimiliano Smeriglio, segretario cittadino del Prc, è il più lesto: «Ci piacerebbe sentire Alemanno, che nei giorni scorsi non ha esitato a dichiarare la sua assoluta condanna all'occupazione di strutture pubbliche, e sapere cosa ha da dire oggi a chi dichiara, come Fiamma Tricolore, di appoggiare la sua candidatura al ballottaggio». A domanda nessuna risposta, solo silenzio. Ma perché questo gesto «inconsulto» di Casa Pound sotto campagna elettorale? Il dubbio che dietro a questa azione ci sia un ragionamento politico è forte. Fiamma infatti sta vivendo una forte «frizione» interna, soprattutto nella capitale. Dopo il voto si dovrà definire l'intesa tra La Destra di Storace e appunto la forza di Romagnoli. E se una parte sembra spingere per il proseguo del ticket, un'altra, quella più «movimentista» (Casa Pound) si oppone. Anche all'interno delle Osa (occupazioni a scopo abitativo) e delle Onc (occupazioni non conformi), ovvero gli spazi sociali della Fiamma romana, ci sarebbero forti rotture.
Casa Italia Prati, il cui leader è Giuliano Castellino, candidato alla Camera, ha fatto campagna elettorale al comune per Sabatani Schiuma e si appresta a sposare l'intesa con Storace. Casa Pound e gli altri spazi occupati appoggiavano invece Davenia alle elezioni amministrative e rispondono con l'occupazione di Area 19. Un luogo che vorrebbero trasformare nel nuovo «laboratorio» delle subculture giovanili dell'estrema destra. E il posto è «strategico», dietro lo stadio Olimpico, bacino di cooptazione. Al ballottaggio Casa Pound voterà comunque «contro Rutelli», ma lo strappo con il resto del partito è voluto e consumato. Intanto La Destra fa la gnorri sull'occupazione. E Alemanno si trova una grana in più: gli «illegali» di Area 19 fanno ancora parte della Fiamma, sua nuova alleata.