La campagna elettorale stanca. Soprattutto una candidata premier che ha accettato la sfida di far nascere «La Destra» nel paese. Ma in Daniela santanchè si trova malafede. Prima sminuendo i «Duce! Duce!» con cui l'associazione Cuore nero l'ha accolta in un teatro milanese e i saluti romani che segnano ogni suo comizio. Poi con le sue uscite sugli ultras in cui professa tolleranza zero: «Servono regole e leggi più severe. E' ora di dire basta, bisogna intervenire». E invece accade che nelle liste elettorali de La Destra ci siano finiti storici esponenti fascisti e frequentatori di «quel calcio violento» che la Santanchè tanto vorrebbe estirpare.
Giuliano Castellino, Sergio Fois, Fabian Trani, Francesco Amato, Pietro «Winny» Clementi sono gli «impresentabili curvaioli» presentati nelle varie competizioni a Roma. Città in cui Fiamma, alleata della Destra, è riuscita a piazzare molti esponenti: è il suo laboratorio politico. A partecipare attivamente al voto non è la curva Nord laziale, che in passato ha fatto vere e proprie campagne elettorali, ma la Sud romanista. All'interno del settore giallorosso c'è un gruppo, Padroni di Casa, diretta emanazione della Fiamma. Il fondatore è Giuliano Castellino, candidato alla Camera nel Lazio 1, classe 1977, con passato negli anni '90 da forzanovista e dal 2002 vicino a Maurizio Boccacci, leader di Movimento politico: insieme fondano il gruppo d'estrema destra Base Autonoma e, poco prima, la sua diretta costola in curva (Tradizione e distinzione). A suo carico una sequela di denunce per manifestazioni non autorizzate, lesioni personali e furto. Ma l'episodio più grave attribuitogli avviene il 16 novembre 1999, quando un ordigno esplosivo viene collocato al cinema Nuovo Olimpia, dove è in programma la proiezione di un film documentario sul processo al criminale nazista Adolf Eichmann. La Digos di Roma denuncia come responsabile proprio Castellino, inchiodato dalle riprese di una telecamera e da una perizia vocale da cui risulta che la sua voce era la stessa del telefonista che aveva rivendicato l'attentato. Anche in curva è sempre «attivo»: nel settembre 1996 viene arrestato per estorsione ai funzionari dell'As Roma.
Sergio Fois, candidato al municipio XI, è invece uno dei leader dei Padroni di Casa e ha un passato da ultras falcidiato da denunce e diffide. L'ultima, di 3 anni, presa per gli scontri con la polizia il giorno del derby del «bambino morto» (21 marzo 2004). Fois è passato per tutti i gruppi della sud con tendenze destrorse: Boys, Monteverde (ha esposto uno striscione con la scritta: «Totti: tu no, noi si», in aperta polemica con il giocatore e le sue campagne antirazziste), As Roma ultras e Bisl (Basta infami solo lame).
Invece Fabian Trani, presentato al municipio II, è il cantante degli Imperium, band conosciuta nei circuiti «fascisti», e fondatore dell'Irish Clan. Altri due candidati alla provincia concludono la lista: Francesco Amato e Pietro Clementi, detto Winny. La Nord laziale nel suo piccolo non è rimasta in silenzio. Il suo «irriducibile», Fabrizio Toffolo, agli arresti da 2 anni per tentata estorsione, aggiotaggio e riciclaggio, ha fatto un appello: «Voterò Daniela santanchè per restituire l'Italia agli italiani e Roma ai romani». Fino a qualche tempo fa faceva campagna elettorale per Alemanno.