VISIONI

Cavalcando la «normalità», tra città, natura e arte

fotografia festival
DI GENOVA ARIANNA,Roma

L'ansa del fiume Tevere con le sue acque bionde nelle immagini firmate da Gabriele Basilico («sono tornato alla mia stagione paesaggistica, alla restituzione plastica della natura»), le edicole degli ex voto avvolti da luci rossastre del brasiliano Miguel Rio Branco, famiglie sui prati che fanno picnic e intanto si annoiano (riprese con una complice intimità dalla slovacca Lucia Nimcova), grandi dighe in costruzione in terra africana, dove l'incontro è fra operai neri e manager sbarcati dalla Cina (il reportage è di Paolo Woods) nella cornice di una moderna colonizzazione.
E ancora: il racconto in parallelo di vite vissute fra Parigi e Tel Aviv (negli scatti del documentarista David Perlov, da oggi alla Gnam), la Birmania vista con gli occhi di teatranti che vagabondano per il paese, immortalati dall'obiettivo della israeliana Orit Drori, le stagioni tutte italiane indagate dai fotografi invitati a esporre al museo in Trastevere. E poi incontri, workshop, letture pubbliche, compreso domani l'evento Pics Tomorrow (ore 22, Mattatoio), un omaggio ai nuovi linguaggi dell'immagine.
Siamo dentro al FotoGrafia Festival, kermesse giunta alla sua settima edizione sotto la guida di Marco Delogu e prodotta da Zoneattive. Da oggi e fino al 25 maggio, la capitale ospiterà 143 mostre e oltre 30 eventi dislocati in cento location. Al Palaexpo, da ieri, una nutrita collettiva presenta progetti che declinano il tema scelto quest'anno, ovvero Vedere la normalità. La fotografia racconta il quotidiano. Poche guerre e poco sesso, come sottolinea il direttore Delogu, per entrare in punta di piedi nella vita di ogni giorno, nella banalità del male e del bene.
La manifestazione FotoGrafia promuoverà una tre giorni di inaugurazioni, con due conferenze tenute da Josef Koudelka e Martin Parr all'interno del ciclo «Lezioni Romane». Durante gli incontri si passerà dal racconto della Primavera di Praga del '68 alla storia del libro fotografico di cui Parr è il massimo esperto nel mondo, per concludersi con una tavola rotonda sullo stato della fotografia italiana e il Premio del libro, con una esposizione dei più interessanti volumi fotografici editi nel nostro paese che potranno essere liberamente consultati.
Intanto, sempre nel campo fotografico, a Milano si è aperta una contesa: il presidente della Triennale Davide Rampello ha annunciato che dall'autunno 2009 la città ospiterà una vera e propria Biennale internazionale, dedicata alla fotografia. Ma il «lancio», arrivato durante la conferenza stampa di MiArt (la celebre fiera), non è piaciuto all'assessore alla cultura Vittorio Sgarbi. Il motivo? Ne era completamente all'oscuro.

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