VISIONI

Gli «happy days» del Summer jamboree

il festival
SBARIGIA GIULIA,

Catapultati dentro una puntata di Happy days, a due passi dalla rotonda sul mare di Fred Bongusto, tra memorabilia e suppellettili vintage, dischi in vinile e auto d'epoca: il Summer Jamboree festival di Senigallia (18-26 agosto), ottava edizione, pesca nell'immaginario rock'n'roll dell'America degli anni '40-'50 come fosse il juke box di Renzo Arbore.
Un salto nel passato lungo nove giorni che tra il 24 e il 26 mette in vetrina la mercanzia pregiata: venerdì è il giorno di Jerry Lee Lewis, ancora lo chiamano The killer, ancora ama definirsi wild anche se non incendia più pianoforti e non salta come un tempo, che salirà sul palco (alle 21.30) di piazza Garibaldi con la sua storica formazione capitanata dal chitarrista Kenny Lovelace. Sabato invece piume di struzzo, paiettes, pasties («puntini» di stoffa da applicare sui capezzoli), l'agent provacateur che incendierà la serata è Dita Von Teese, regina del fetish, ex moglie di Marilyn Manson, «Sembrano due personaggi usciti dalle favole dei fratelli Grimm», ha detto della coppia Tim Barton, quasi tentato di girare un film sulla loro storia d'amore naufragata.
«Devo liberarmi di questi abiti bagnati e infilarmi in un Martini dry», era uno dei motti di Mae West, Dita von Teese l'ha presa alla lettera e al popolo convenuto a Senigallia regalerà almeno tre delle sue celebri performance (al Mamamia Club, 44 euro più diritti di prevendita). Prima la fan dance, recuperando movenze e oggettistica che furono di Sally Rand quando sventolava sinuosa e divertita un tripudio di ostrich fan, gli enormi ventagli ampi anche un metro e mezzo, poi un giro sul cavallino di un'antica giostra, scuotendo i nipplescover, in una ardito tassel-twirling al ritmo di rock'n'roll per finire con lo show Martini glass, il bagno in una coppa di Martini. Dita von Teese è un nome d'arte, come si conviene, dedicato a Dita Pardo, la diva dell'Atlante di Jean Vigo, ma quello di battesimo, Heather Renèe Sweet, certo non tradisce il personaggio. Lo stile è il più classico art deco nell'impresa di seguire le orme di Lili St. Cyr, Sally Rand o Gypsy Rose Lee, il look lo ruba a Betty Page, lo striptease è decisamente rètro tentando di non tradire la verve degli spettacoli burlesque che non rinunciavano a una certa ironia. Presto la vedremo sullo schermo, nel suo debutto cinematografico, The Boom Boom Room scritto e diretto da Lian Lunson, cimentarsi nei panni di una stripteaser degli anni Quaranta.
Al Summer Jamboree (diretto da Angelo Di Liberto, Andrea Celidoni e Alessandro Piccinini) il set e l'atmosfera sono costruiti con gusto accuratamente camp: parrucchieri e barbieri, gratuitamente, tagliano e acconciano - frangette, banane, alte code di cavallo - si balla sulla Spiaggia di velluto fino a notte (si chiude con la festa hawaiana), al mercatino si comprano e si vendono abiti vintage.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it