VISIONI

Un musical e una polizia americana extralarge

«Hairspray» di Adam Shankman e il cartone in tribunale «Chicago 10» di Brett Morgen
CATACCHIO ANTONELLO,Locarno

La piazza Grande si è riempita di America anni '60 con due film diversissimi eppure con molte cose in comune, Hairspray e Chicago 10. Hairspray di Adam Shankman è la versione cinematografica del musical che ha trionfato a Broadway, a sua volta tratto da Grasso è bello il film diretto da John Waters nel 1988. La storia è ambientata nella conservatrice Baltimora del 1961. L'attenzione dei teenagers è tutta rivolta al Corny Collins Show, un programma sponsorizzato da un hairspray, dove i giovani si esibiscono sui nuovi ritmi musicali che si affacciano. Nulla di particolarmente trasgressivo, ma fuori cominciano a premere istanze sociali. Così il martedì è il giorno del negro, giusto per dare un contentino alla comunità afroamericana, tenuta rigidamente segregata. Grande fan della trasmissione è Tracy, ragazzina sovrappeso dalle straordinarie capacità danzerine che, nonostante le apparenze poco telegeniche, riesce a esibirsi in trasmissione. Ma quando il martedì nero viene abolito Tracy non esita a manifestare in strada con i suoi amici afroamericani, giocandosi così ogni possibilità di diventare reginetta dello show. La nuova versione si avvale di musiche efficacissime che rendono ancora più scoppiettante il racconto. Poi ci sono alcune piccole grandi invenzioni. Come quella di avere scritturato John Travolta. Nella versione originale di Waters, la mamma di Tracy era interpretata dall'indimenticabile Divine, ora invece appositamente gonfiato da protesi e computer è John Travolta nei panni XXXL che lo spingono a non uscire di casa da dieci anni. Poi c'è un magnifico Christopher Walken, padre della famigliola, che non si esime da un'esibizione en travesti per favorire l'ingresso clandestino di Tracy allo show. E ancora Michelle Pfeiffer, ex reginetta bionda divenuta perfida e reazionaria responsabile del programma, Queen Latifah che dirige i suoi pargoli e il suo martedì con particolare sensibilità musicale. Infine Nikky Blonsky capace di incarnare alla perfezione Tracy come se il copione fosse stato scritto su misura (extralarge) per farla cantare, ballare e recitare.
La tappa successiva porta solo qualche anno più avanti con direzione Chicago (Chigago 10 di Brett Morgen). È l'agosto del 1968, la città si appresta a ospitare la convention democratica che deve nominare il nuovo candidato del partito alle elezioni presidenziali. Johnson ha rinunciato, la guerra del Vietnam impazza e lui ha appena decretato l'escalation militare. Per questo tutti i movimenti pacifisti hanno deciso di organizzare concerti, sit-in di protesta. Non hanno però fatto i conti con il sindaco Richard J. Daley che ha preparato polizia e guardia nazionale e ha decretato il coprifuoco. C'è voglia di scontro da parte delle autorità. E puntualmente lo scontro si verifica.
Per documentare questa parte Brett Morgen, il regista, ha raccolto più di 500 ore di materiale di repertorio, selezionando immagini forti, oltre che significative. Ma questo non era sufficiente perché il potere voleva mettere alla sbarra l'intero movimento, anzi un'intera generazione. Quindi dopo le botte e gli arresti ecco il processo. Grottesco perché il giudice sembra essere uscito dalla sceneggiatura di un film. Anzi «questo non è un processo, è un cartone animato», dice Jerry Rubin, uno degli imputati. Così a Morgen viene l'idea. Visto che dell'aula del tribunale non ci sono materiali, se non qualche schizzo dei disegnatori, ricostruisce il tutto con l'animazione, affidandosi a famosi attori per il doppiaggio. Il risultato è esplosivo. I fatti di Chicago sono un momento di svolta nella storia recente americana al punto che, secondo Morgen, lo stesso Spielberg realizzerà sugli stessi fatti Chicago 7. La discrepanza delle cifre è dovuta al fatto che gli imputati avebbero dovuto essere 7, poi si è aggiunto Bobby Seale dei Black Panther, di passaggio un'ora a Chicago, ma sufficiente per incriminarlo con l'intenzione di spaventare i benpensanti, poi sono stati condannati anche due avvocati difensori.
Oggi si chiude il festival con cerimonia di consegna dei premi seguita dall'appropriata proiezione di Winners and Losers.

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