VISIONI

C'è Tarantino ma anche molto Corman

CATACCHIO ANTONELLO,

Con in testa un cappellaccio nero da cowboy, avvinghiato a Rose McGowan, sua nuova compagna e elemento unificante di Grindhouse, Robert Rodriguez è sbarcato per presentare la sua metà del film, Planet Terror, che in Europa dovrà farsi strada da solo, visto che uscirà sganciato da Prova di morte. Ma la presenza dell'altra metà dell'inferno si sente comunque perché «avevo cominciato a scrivere Planet Terror 10 anni fa - dice il cineasta - poi sono successe molte cose, compresa la guerra in Iraq che ha un ruolo importante in questo film. Parlando con Quentin e della voglia di realizzare un doppio film come si faceva negli anni '70, l'ho ripreso. Tarantino ha anche una parte nel film: l'ho provato e funzionava». Tutto nasce quindi come un omaggio perché «gli anni '70 erano topici, i film di Roger Corman spaventavano il pubblico, sfruttando temi d'attualità. Qui per esempio abbiamo dei soldati che ritornano e infettano il mondo, spaventando il governo stesso. Qualcuno, infatti, dice di avere ucciso Bin Laden e invece di essere onorato per l'impresa compiuta, viene punito perché il governo vuole che tu continui ad avere paura di questo demone. E poi chi va a salvare il mondo? una go go dancer, un ragazzo che guida un carro attrezzi e una dottoressa che non può usare le mani. Ecco di cosa bisogna avere paura, alla fine».
Forte è anche la presenza di un regista come Corman. «Corman usava di tutto - continua Rodriguez - Molti credono che Qualcuno volò sul nido del cuculo sia stato il primo film ad affrontare l'orrore delle istituzioni mentali; in realtà c'era stato un film prodotto da Roger Corman e diretto da Jonathan Demme che due anni prima aveva affrontato la stessa questione. Un tot di nudità, un tot di azione, un tot di violenza e un 10% di commedia sociale: sono gli ingredienti per far funzionare un film. Era la formula di Corman per catturare il pubblico. Il film vuole essere il mio personale tributo».

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it