Dro (Trento) Non è una ritirata, non suona come un addio e nemmeno come una ricerca di illusoria autenticità: Back to the forest, l'urlo con il quale Drodesera Fies apre la sua 27esima edizione il 27 luglio, ha più il sapore pasoliniano di una forza materiale e passionale, quella dell'arte che come creatura a mille forme, si dipana in questi dieci giorni di spettacoli, incontri, video, riflessioni con musica e cibo a tarda notte.
Emozioni, paure ed inquietudini che nella foresta degli artisti e del loro materiale ad alto voltaggio, anche quest'anno la cooperativa Il Gaviale - diretta da Barbara Boninsegna e Dino Sommadossi - ha saputo collocare nella città del festival, a Fies, ospite, nel castello- ex centrale idroelettrica sulle rive del fiume Sarca. Sale e saloni dell'archeologia industriale a ferro e cemento, lunghi corridoi imbiancati di nuovo trasformati in alloggio per le arti performative, torri e parco a disposizione dell'incontro o per chi vuole solo respirare la notte: l'ingresso è una cancellata spalancata sul ponte vasta quanto la scelta che il festival trentino offre fino al 5 agosto al suo pubblico. Ad aprirlo il teatro contro dell'artista argentino che l'anno scorso il festival l'aveva chiuso: Rodrigo Garcia e La Carniceria Teatro tornano infatti con la prima nazionale Arrojad mis cenizas sobre Mickey (27 e 28). Sua sarà anche la performance prodotta dal festival insieme al musicista Scodanibbio 2186 (30,31). Questo è solo il primo di spettacoli importanti che parlano di una ricerca di artisti non convenzionali che si snoda lungo tutta la durata del festival. Il 2 e 3 agosto è la volta dell'artista olandese Lotte van den Berg che con Stillen ci parla, tra sedie traballanti e tanto sapone, di corpi intrecciati in un bisogno profondo.
Attento al mondo dell'adolescenza e la forza oscura che è in ognuno di noi, torna con la sua ultima creazione la Societas Raffaello Sanzio con Hey Girl! (3,4), mentre la compagnia di Virgilio Sieni propone un lavoro speciale ispirato all'opera di Samuel Beckett , Signorine (30). In chiusura, il 4 e 5 agosto, ancora una ricerca importante, coprodotta dal festival, quella presentata da Aldes/Roberto Castello in Il duca delle prugne.
Non incline a retrospettive ma con lo sguardo ben puntato verso il futuro artistico e non, il Teatrino Clandestino arriva con Avanspettiva, performance lanciate tutte le sere dal 27 al 3 agosto verso un nuovo e differente ordine delle cose. Sarà presente anche con lo spettacolo L'Idealista Magico (28,29) e con l'ultima produzione Ossigeno (1,2). Ma Back to the forest è anche l'intraprendenza del festival che accoglie le nuove generazioni di artisti e dà sostegno concreto alla loro creatività con residenze e produzioni. Fra questi Teodora Castellucci, Loredana Longo, Francesca Grilli, compagnia Pathosformel e Sonia Brunelli sono i giovani artisti scelti dalle strutture Cango, Centrale Fies e Uovo che approdano al festival e che dal 27 al 31 si alterneranno nelle sale della centrale con le loro opere a fianco degli artisti più noti.