VISIONI

Mittelfest, sfilano volti e voci per i diritti umani

CATACCHIO ANTONELLO,

Un'edizione MittelFest interamente dedicata ai diritti umani. Sotto la direzione dantistica di Moni Ovadia, a Cividale del Friuli, dal 14 al 22 luglio si canta, si balla, si recita, si suona con l'attenzione rivolta ai diritti dell'uomo. La dichiarazione d'Indipendenza americana afferma che dio crea gli uomini liberi e uguali. Qualche anno dopo in Francia si eliminò la creazione divina. «Un'enunciazione sublime, talora pomposa, ridondante» sottolinea Ovadia, per concludere che viene disattesa troppo spesso e in troppi luoghi in nome di religione, pregiudizi, interessi e altri egoismi «mentre il diritto è un processo che va conquistato». Il primo degli incontri si è svolto questa settimana, protagonista Jin Xing, a proposito del diritto all'identità. Jin Xing è nato maschio, è stato colonnello dell'esercito popolare cinese, ora è ballerina e coreografa, sposata con tre figli adottivi. Di fronte alla miseria dei nostri dibattiti sull'argomento Ovadia è rimasto estasiato da questa Stella d'oro (la traduzione del nome) che ha raccontato quale sia stato il momento più difficile del percorso in un paese non proprio aperto come la Cina.
«L'unica difficoltà - riporta Ovadia - è stata quella di fronte ai genitori. Mamma ha risposto che la sua creatura le sarebbe andata bene comunque e babbo, generale dell'esercito, quindi dal giudizio temuto, ha sfoderato un 'era ora, complimenti' inaspettato». Altri dibattiti seguono a breve, con Margherita Hack sul diritto all'informazione scientifica (25 giugno), con Predrag Matvejevic sul diritto d'asilo (5 luglio). L'attenzione è comunque rivolta anche al cuore dell'iniziativa che inaugura sabato 14 luglio con la prima assoluta dello spettacolo Natura morta per i diritti umani, appunti sulla rivoluzione (francese quindi data non casuale) drammaturgia e messa in scena di Roberto Andò con Isabelle Huppert protagonista, supportata dallo stesso Ovadia e Ruggero Cara. Lo stesso giorno spazio anche a Danio Manfredini con Il sacro regno dei mostri sul disagio psichico. E ancora, pescando tra le proposte dei giorni successivi, Ulderico Pesce presenta Triangolo degli schiavi (lunedì 16) sullo sfruttamento dei raccoglitori di frutta e verdura extracomunitari nel Sud. Mentre Renato Sarti e Franco Però propongono Vietato digiunare in spiaggia (19) un ritratto di Danilo Dolci. In ambito musicale la prima esecuzione assoluta di Boyarynla Morosova di Rodion Shchredin (compositore e marito della danzatrice Plissetzkaja) sulla libertà religiosa mentre per la danza il nome di spicco è Josef Nadj che propone Journal Inconnu, ispirata a una lirica del poeta ungherese Otto Tolnai.
Completano il programma l'attore palestinese Mohammad Bakri, Gino Strada, il magnifico rettore Furio Honsell (neopresidente del Mittelfest) come voce recitante. L'entusiasmo di Ovadia nei confronti «dell'altro che ci viene incontro con tutto il suo peso» è contagioso e magnifica premessa all'intera manifestazione.

Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it