Roma fiction festival, prima edizione: l'idea spreme la gallina dalle uova d'oro dei palinsesti televisivi, le date - la settimana dal 2 al 7 luglio - sono in via sperimentale, a metà tra l'estate romana e la prova tecnica, il budget è sostanzioso: 4 milioni e mezzo di euro, stanziati dalla regione Lazio e dagli sponsor, volendo ci sarebbe pure una piccola polemica con il concorrente Telefilm festival di Milano, ma non sembra decisiva.
Cinema Adriano, Auditorium della Conciliazione e Casa del cinema metteranno a disposizione i grandi schermi per un cartellone - 140 titoli tra concorsi, eventi e retrospettive - che dovrebbe accontentare tutti: da Lino Banfi a Rosanna Arquette, attesi a Roma, più Rai che Mediaset (che da oggi ha un nuovo direttore della Fiction, Giancarlo Scheri, un passato a Retequattro), ma solo perché dalla tv del Biscione escono meno prodotti seriali. Così almeno la spiegazione ufficiale, comunque entrambe le tv sono nel comitato promotore della manifestazione e avranno la loro vetrina. Sky ci mette Boris, la fiction di Fox channel e due storie già già collaudate al cinema: Quo Vadis Baby? di Gabriele Salvatores e Romanzo Criminale; Canal Jimmy ci prova con PopeTown, cartone satirico made in Bbc con tiara e bastone pastorale, comprato dal canale satellitare già nel 2005, ma mai trasmesso per eccesso di autocensura.
Tv movies, Miniserie e Seriale, sono le tre sezioni competitive ognuna delle quali passerà al vaglio di 30 giurati (volontari scelti dal festival e attraverso un bando lanciato da Tv sorrisi e canzoni), presieduti da tre diversi esperti, non italiani.
Felice Laudadio, direttore già della Mostra del cinema, poi di TaorminaFilmFestival e EuropaCinema di Viareggio, ha costruito un «palinsesto» pot-pourri che, per sua stessa ammissione, rispetta le regole della par condicio televisiva. Non esagera con i successi americani - a parte l'anteprima di un paio di episodi di Lost e Grey's anatomy, inediti per l'Italia, c'è davvero poco dagli Usa - infila in mezzo i grandi sceneggiati del tempo che fu, un omaggio alla british comedy, Chez Maupassant: La parure, miniserie diretta da Claude Chabrol per France 2, e dà mandato a Italo Spinelli, direttore di Asiatica film mediale, di pescare il resto in giro per il mondo.
Dai Cesaroni 2 all'Affaire Ben Barka, sull'oppositore marocchino rapito, con la complicità della polizia francese, e poi ucciso nel 1965; dal kolossal Caravaggio (andrà su Raiuno) al Poeta bambino dell'iraniano Amir Ghasem Razi e fino alla serie giapponese Nogaremono Orin, il Rff si barcamena tra Tv sorrisi e canzoni e prodotti mai visti. Tra questi c'è anche Effetti collaterali, ricostruzione in fiction di Adolf Winkelmann sulle vittime, almeno 10 mila, del talidomide, preso da ignare madri durante la gravidanza. La casa farmaceutica che produce il tranquillante ha fino a oggi bloccato la visione, sembra che a Roma accorrerà la stampa tedesca per tornare sul caso.
La manifestazione inaugurerà con Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu, la mini-serie diretta da Marco Turco e prodotta da Claudia Mori per Rai fiction. Protagonista nel ruolo del cantante calabrese Claudio Santamaria, che regalerà al pubblico del festival anche un concerto di cover, accanto a lui Laura Chiatti e Kasia Smutniak.
L'omaggio, dedicato a Margarethe von Trotta, porterà sugli schermi romani quattro tv movies della regista tedesca: Winterkind, Dunkle tage, Die andere frau, Tatort e una miniserie di 4 puntate da 90', Jahrestage dal romanzo di Uwe Johnson.