Tante ne ha scritte David Ayer (Fast and Furious, Training Day, Indagini sporche) che alla fine è passato alla regia. Harsh Times - I giorni dell'odio il suo esordio. Che pare un'operazione scritta dal computer piuttosto che al computer. Per giustificare l'essere scosso del protagonista Christian Bale, ci vuole una premessa mediorientale dove il giovine ha fatto il soldatino a guardia del mondo. E ne ha fatte e viste delle belle. Ora pretende il reinserimento, ma la polizia di Los Angeles non appare propensa. Così passa le giornate con il fedelissimo amico Freddy Rodriguez. Un altro perdigiorno, nonostante abbia come compagna Eva Longoria, nei panni di un avvocato in carriera. Cosa spinga la donna a tenersi per casa Rodriguez è insondabile, perché la spiegazione data (lui l'ha aiutata durante gli studi universitari) suona stonata. Insomma, lei pretenderebbe che lui si desse da fare per disseminare in giro curricula e fare colloqui, invece il bellimbusto si lascia costantemente intortare dall'amico e comincia a ciondolare per South Central in cerca di birra e di guai. E i guai arrivano, in quantità industriale, da una parte all'altra della frontiera, perché Bale ha una ragazza oltre confine e vorrebbe portarla con sé, non prima di avere trovato lavoro. Che gli devono, perdiana, altrimenti perché mai sarebbe andato laggiù a combattere. Domanda che si pongono in molti. Poi arriva una proposta dei federali, basta superare il test. Analisi delle urine, da truccare perché ha fumato marijuana, quindi si inietta roba direttamente nel pene. Poi macchina della verità, dove è convinto di saperla lunga. Ma l'addetto la sa ancora più lunga. Test comunque inutili perché hanno bisogno di lui in quanto balordo, lo vogliono inviare come gorilla-killer in Colombia. Insomma, un successo, finalmente un lavoro. E allora bisogna fare bisboccia. Salire di nuovo in macchina per chiacchieroccazzeggio infinito con gli amici in attesa della tragedia. Che puntuale arriva come prevede una sceneggiatura telefonata su regia dalla piattezza esemplare.