Sono quattro, ma non sono proprio cavalieri dell'Apocalisse. Sarà l'età, visto che sono tutti attempatelli. Sarà che cavalcano rombanti Harley Davidson che non sempre sembrano gestire con disinvoltura. Ognuno ha i suoi problemi. Tutti però sentono il formicolio dell'avventura così, quando Travolta, travolto dai guai, lancia l'idea di una lunga galoppata on the road rispondono con entusiasmo e sotterfugi. Naturalmente sono maldestri. Fanno disastri con le tende, sono oggetto d'attenzioni da parte di un poliziotto gay, vengono presi per maniaci e soprattutto si imbattono nella banda Del Fuego. Tipacci arroccati in un bar, ricoperti da tatuaggi e poco inclini a socializzare. E allora iniziano i guai veri, anche se all'inizio sembrerebbero avere risolto la faccenda a loro favore.
Walt Becker si muove a suo agio nella commedia senza pretese e un po' svaccata. Questa volta però è supportato da un grande cast. A partire da John Travolta trascinatore del gruppo. Composto da un irresistibile e inedito William H. Macy affiancati da Tim Allen e Martin Lawrence.
L'epopea degli spazi aperti e del sapore della libertà a quaranta anni di distanza da Easy Rider prende una piega completamente diversa. Sin dalle dichiarazioni di intenti. Al punto che quando sbarcano nel paesino, con l'inevitabile sagra, si scopre un mondo quasi idilliaco, grazie anche alla presenza di una dolcissima Marisa Tomei. L'intenzione è chiara, strappare qualche risata e le battute si susseguono, come se uscissero dai rombanti tubi di scappamento delle loro preziose moto. Certo, non tutte raffinatissime e neppure rispettose, ma il tutto funziona. Svalvolati on the Road è un film alla vecchia maniera, non intende dire nulla di particolare, se non far circolare un po' di adrenalina nei corpicini poco palestrati dei suoi eroi e metterli alla berlina. Sorridendo.