LA PAGINA 3

Thaksin, un leader da reality

SBARIGIA GIULIA,

Quaranta telecamere, 5 furgoni attrezzati per le riprese satellitari, una troupe di oltre cento persone: il set del Grande fratello messo in piedi lo scorso gennaio dall'ex primo ministro thailandese, star assoluta della messa in scena, è stato un evento da non crederci. Backstage show, questo il titolo del programma trasmesso sul canale 16 dell'emittente a pagamento United Broadcasting Corporation (Ubc, l'operatore pay-tv più grande del paese), è stato il primo reality nella storia della televisione ad avere come protagonista un premier. Neanche da queste parti si sono toccate vette tanto alte di autopropaganda su piccolo schermo. Thaksin Shinawatra, leader del partito Thai Rak Thai (i thailandesi amano i thailandesi) e mogul delle telecomunicazioni, attraversava una crisi di consensi, niente di meglio per recuperare punti che farsi riprendere 24 ore su 24 tra i contadini del villaggio At Samat, nella provincia nord orientale di Roi Et, una della più povere del paese. Se a Bangkok mr. Thaksin non ha mai goduto di stima, tanto che nelle oceaniche manifestazioni dello scorso febbraio c'erano cartelli che lo rappresentavano con baffetti alla Hitler, nelle zone rurali il primo ministro thailandese poteva invece attingere a piene mani.
Le telecamere lo hanno seguito ovunque: 96 ore di riprese spalmate su cinque giorni, dal 16 al 20 gennaio di quest'anno, una diretta fiume e solo qualche taglio della regia per omettere alcuni particolari - «ovvi motivi di sicurezza», la giustificazione dei responsabili del canale. Thaksin che armeggia con il wok e frigge noodle, dorme in una tenda, si unge di crema antirughe prima di coricarsi. Thaksin che impartisce lezioni di ittica, agricoltura e tecnologia agli abitanti, elargisce laute mance, consigli e promesse - nessun orologio però - si fa riprendere mentre abbraccia i bambini, sorride alla folla e riceve in cambio sorrisi. Nessuna sceneggiatura, tutto genuinamente improvvisato, hanno assicurato dalla produzione. Ma neanche la possibilità di votare con un sms per eliminare il concorrente unico. Il Backstage show doveva rientrare nella «missione anti-povertà», programma apparecchiato dal primo ministro a circa un anno del secondo mandato, per dare slancio alla sua campagna elettorale in una stagione per lui durissima, piena di scandali e contestazioni. Durante gli anni di governo Thaksin Shinawatra aveva già dato prova delle sue doti in strategia della comunicazione. Tra le idee sensazionali partorite nel 2004, per far felice i thailandesi in preda alla footballmania, l'acquisizione di quote del Liverpool Fc finanziate attraverso la lotteria nazionale. Il colpo però non è mai andato a segno. Il reality invece ha registrato picchi d'ascolto vertiginosi nella prima puntata, ha scandalizzato l'opposizione e l'intellighenzia thai, e poi ha perso share perché giudicato troppo noioso.

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