VISIONI

Dario Fo inaugura la stagione autunnale

Raitre
SBARIGIA GIULIA,

La stagione autunnale di Raitre inizia nel segno di Dario Fo e delle sue lezioni d'arte en plain air. Oggi in seconda serata va in onda la prima puntata di Mantegna, il trionfo e lo sghignazzo (la seconda è programmata per mercoledì 20), per scoprire che sul pittore «ci sono troppi luoghi comuni che andrebbero buttati all'aria», come spiega il premio Nobel innamorato di quel Mantegna, artista con «spirito di libertà enorme, critico con i potenti, pieno di ironia, senso del grottesco», così lontano dal ritratto di pittore encomiastico al servizio dei Gonzaga. E a proposito di potere Dario Fo ha da dire qualcosa anche ai vertici Rai: «La prima cosa da fare è riprendere i cacciati dalla Rai indegnamente, bisogna riassumerli e dare loro lavoro invece di tergiversare. La linea scelta è di non umiliare i prepotenti, altrimenti si dà l'impressione di una vendetta. Siamo al paradosso, al ridicolo del ridicolo».
Lezioni-spettacolo a parte, il palinsesto per questa stagione non ci sorprende con colpi di scena. Martedì 19 riparte Ballarò. La concorrenza con Michele Santoro, che look rifatto torna in onda domani su Raidue con Anno zero, non è un problema per il conduttore di Raitre Giovanni Floris: «L'idea di metterci in alternativa non ha mai funzionato: siamo tutti e due, meglio di così non poteva andare». Il 24 settembre (alle 21) Confronting the evidence, ossia una puntata speciale di Report dedicata ai punti oscuri dell'11-09-2001. Il filmato dagli States inaugura la novità introdotta da Milena Gabanelli per il suo programma: Report quest'anno si arricchisce infatti di inchieste internazionali acquistate appositamente per la terza rete. Il 1 ottobre, e ogni sabato e domenica in diretta, c'è Fabio Fazio con Che tempo che fa e la sua banda di comici: Maurizio Milani, Antonio Cornacchione, Paolo Rossi e Luciana Littizzetto. I viaggi nel cuore pulsante dell'Italia sono affidati alle inchieste di Riccardo Iacona. La prima, in tre puntate, è un tour che parte dalla Calabria e arriva a Roma per tentare di capire il rapporto tra il paese e la politica, le sue dinamiche e fino alla sua classe dirigente. Titolo provvisorio Pane e politica.
Raitre dunque conferma i suoi cavalli di battaglia, unica incognita resta la poltrona del direttore. Paolo Ruffini «rischia» di essere promosso al comando della rete ammiraglia, ma il nodo intorno alle nomine Rai è per il momento troppo ingarbugliato. Lui, in attesa che il cda di viale Mazzini si pronunci, resta «disponibile» e lancia il messaggio: «non sono incollato alla mia poltrona».

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