VISIONI

Tg5, sciopero contro Costanzo

mediaset
ROCCHI EVA,

Serpeggia rancore tra le squame del Biscione. Il comitato di redazione del Tg5, insieme a Videonews (testata giornalistica trasversale alle tre reti Mediaset, ma autonoma dai telegiornali), proclama uno sciopero per giovedì. È il primo nella storia dell'azienda, l'iniziativa sa di momento storico. E arriva anche la solidarietà dei colleghi del Tg4 che minacciano di incrociare le braccia mercoledì 31. Sono arrabbiatissimi con il loro direttore Emilio Fede che si è rifiutato di pubblicare in bacheca gli stipendi dei giornalisti.
Al centro dello scontro il disegno dei nuovi palinsesti autunnali di Canale 5. Le anticipazioni di domenica annunciano il ritorno in serie A di Maurizio Costanzo con un programma «giornalistico» nella fascia oraria più appetibile. Sembra che il re del talk-show si guadagnerà il posto di «Verissimo», il rotocalco quotidiano di infotainment (quella miscela «piccante» di information e entertainment che ha fatto la fortuna di Cristina Parodi) per cui ora si cerca una diversa collocazione. Ma attenzione perché l'attuale conduttrice, Paola Perego, avanza di una casella e conquista la conduzione di «Buona Domenica».
I comitati di redazione delle due testate insorgono e in un comunicato congiunto scrivono: «di un grave danno al Tg5, a 'Verissimo' e alla professionalità dei giornalisti che vi lavorano». Gli accordi, stipulati, ma non firmati, erano altri. Quando «Verissimo» fu staccato dal telegiornale di Carlo Rossella e affidato a Videonews, si voleva «consentire all'azienda di rafforzare la parte di intrattenimento del programma», si legge nella nota del cdr. Ora qualcuno ha rimescolato le carte, e «si scopre che c'è allo studio l'ipotesi di un nuovo programma 'ad alto contenuto giornalistico', affidato ad altri». L'appalto di un spazio informativo a una società esterna, la Fascino di Maurizio Costanzo, è visto «come un vero e proprio scippo». E gravissimo, lamentano i dipendenti in agitazione, è che mentre mister Parioli ridisegnava la stagione autunnale di Canale 5, dall'azienda non si siano preoccupati di avvertire i redattori dei cambiamenti all'orizzonte.
I vertici del Biscione prendono le distanze e precisano «che quelle apparse sui giornali sono solo idee allo stato di progetto. Si tratta di normali ipotesi di programmazione che devono superare esami approfonditi, sia editoriali sia economici, prima di entrare nella fase esecutiva». E c'è una bacchetta sonora anche per Maurizio Costanzo: «Può capitare che qualcuno anticipi con precipitazione seppur in buona fede le ipotesi gradite, ma altra cosa è trasformare auspici in dati di fatto pubblicati con toni assertivi, a tutto svantaggio del diritto dei lettori a essere informati correttamente». Ma per Maurizio Costanzo la reprimenda di Mediaset è davvero uno smacco esagerato. Se qualche tempo fa Barbara Berlusconi lo aveva criticato - «Non farei mai vedere 'Buona domenica' ai miei figli» aveva dichiarato - ora la questione si fa quasi insostenibile. «Vorrei precisare che da trenta anni non appartengo alla categoria di quelli che anticipano cose gradite. Bastava peraltro leggere il comunicato Mediaset di ieri pomeriggio (domenica, ndr) per comprendere che il tutto non era opera di un visionario», ribatte il presentatore.

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