PRIMA

Ritorno al futuro

ELEZIONI
GUZZANTI SABINA,

Fratelli, sorelle, amici, compagni, anime perse in questa Italia infìda e inelegante, Vi sentite anche voi come mi sento io? Confusione più che tristezza e la fatica di dover sembrare contenti senza riuscirci? Proviamo con una battuta? Ci hanno messo tanto a contare i voti dall'estero perché hanno dovuto tradurre le croci. Ah, ah, ah. È l'effetto capodanno? Aspetti, aspetti, meno tre, due uno zero! e invece tutto continua tale e quale? È perché abbiamo fatto un passo avanti sì ma di un millimetro? Un millimetro in avanti nello spazio forse! ma compagni, amici concittadini, abbiamo fatto un passo indietro di 14 anni nel tempo. E ce ne siamo accorti veramente solo ieri guardando la tv. E come ci insegna Ritorno al futuro II, quando si torna indietro nel tempo si finisce in una dimensione parallela, in un passato simile a quello che ci pareva d'aver vissuto ma con un non so che di molto inquietante. Siamo tornati alla partitocrazia più cruda, a un parlamento interamente auto-nominato solo che al posto dei vecchi familiari intrallazzoni e filibustieri ci sono degli sconosciuti privi di ogni dote. La loro inconsistenza è morale, dialettica, strategica, culturale ma anche fisica. Non sono del tutto incarnati se ci fate caso.
Sono a metà, hanno delle trasparenze (in senso concreto non metaforico) delle sottigliezze (idem), un non-esserci che non ce li fa considerare come nostri simili. Quando osservo Gasparri o Gentiloni o Schifani ma vale per tutti non voglio far torto a nessuno, la mia testa dice: no, no, no, scatta una piccola forma di panico che mi impedisce di decodificare il telesegnale. E se fosse perché non riconosco quegli organismi come viventi? Questa è la mia ipotesi. Non lo vedete che anche l'arresto di Provenzano è fuori tempo? Perché proprio ora? Queste cose si fanno appena il nuovo governo si è instaurato o per fare digerire una tassa o una legge sgradita, non un giorno dopo le elezioni prima ancora di sapere chi ha vinto. È un tipico errore spazio-temporale non ci sono altre spiegazioni. Siamo in una realtà parallela questo è quanto. Altro indizio forte. Hanno dovuto coniare un nuovo termine in Inglese per via di Bush: truthiless, verità data, incontestabile e in aperto contrasto con la realtà dei fatti. Una verità che si oppone alla realtà a brutto muso, con la massima fermezza. Come un ubriaco, per citare Prodi che cita Bernard Show, che urla a un lampione di togliersi di mezzo. Ogni cinque minuti di tv ci sono mille esempi di truthiless e non so quale citare. I ds sono al minimo storico ma nessuno dei suoi leader apre un dibattito: hanno vinto. Perché crescono tutti gli altri partiti della coalizione tranne ds e margherita, cioè i radicali e non i moderati? La domanda è mal posta, va riscritta, è faziosa, impedisce il dialogo. La truthiless vuole che gli italiani siano moderati anche se votano Berlusconi che non si modera nemmeno quando non c'è. Anche quando è assente è esagerato, è nel cielo sull'areo sulle nostre teste o si fa un lifting. B. pur di stare in prima pagina tutti i giorni ha violato tutte le regole scritte e non scritte, ha insultato e preso a parolacce ogni strato della società civile e incivile (la confindustria evidentemente) e risulta vittima di un bombardamento mediatico. Ma è inutile continuare a fare esempi che tutti conosciamo. Il punto è che il nemico numero uno di queste entità è la realtà, è lei che considerano eversiva, antiquata, è lei che frena il progresso secondo queste figure semiesistenti che ci governano. Proprio perché non essendo loro reali, essendo il frutto di uno scherzo del tempo, si sentono minacciati dalla realtà. Ma noi che il film l'abbiamo visto sappiamo come ci dobbiamo comportare. Siamo partiti per una nuova avventura e la nostra missione è difficile naturalmente, ma non impossibile: correggere il passato nei suoi snodi cruciali e tornare a vivere sereni nell'epoca a cui apparteniamo. Sono tre, quattro le cose fondamentali da rimettere a posto: l'informazione e la tv devono essere indipendenti dal controllo dei partiti, questo gesto da solo mette in moto quasi tutti i processi rigenerativi (c'è già una proposta di legge popolare si tratta di continuare a raccogliere le firme, per info www.perunaltratv. it), ovviamente bisogna abolire questa legge elettorale prima che si rivoti e soprattutto dobbiamo tornare a quel fatidico momento in cui qualcuno ha dato spago ai fascisti. È stato quello il cedimento che secondo gli storici ha fatto crollare tutto il resto, ma qui mancano coordinate precise. Sappiamo che fino a un certo punto quando c'era un fascista in tv, anche se il suo partito non si chiamava apertamente fascista, nessuno ci parlava ed erano considerati come i monarchici: folkore e ragnatele. Poi a un certo punto questa barriera è caduta, bisogna ricostruire esattamente quando e per mano di chi. Gli italiani sono come ex-alcolizzati che non devono toccare nemmeno un dito d'alcool hanno detto gli storici, qualsiasi negligenza porta a una ricaduta, senza ombra di dubbio. Quindi dobbiamo tornare lì e respingere il fascismo con la più assoluta fermezza, in ogni sua manifestazione sia concreta che volatile (cioè anche se si tratta solo di puzza). La costituzione si sta cancellando e ogni tanto mi sembra di non sentirmi il naso. Ma me lo tocco ed è ancora lì. Finché c'è tatto c'è speranza. Finché c'è la Francia c'è buon gusto e quindi tatto. Se si dovesse rompere qualche vetrina la ripagheremo, non sarà quello il punto; varrà bene il prezzo di rimanere in carne ed ossa.

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