Era stato un ritorno di fiamma quello di due anni fa. Un esproprio proletario come negli anni settanta. Pacchi di pasta e boatte di pomodoro per la campagna contro il carovita. Poi la trattativa alle casse dell'Ipercoop di Afragola per portare via la spesa ad un prezzo politico. L'accordo con l'amministrazione e la distribuzione tra i cinquecento proletari, disoccupati e lavoratori. Oggi sono accusati di estorsione (dall'Ipercoop? dallo Stato?), come quei boss che chiedono il pizzo ai negozianti. Non tutti, solo un gruppetto martedì sarà messo alla sbarra accompagnato dalla mobilitazione dei Comitati per la quarta settimana. Ce lo aspettavamo. Così come però non ci aspettavamo che uno stipendio medio di un operaio si potesse immiserire tanto: 1100 euro contro i 2milioni e 200mila lire, che già mettendoli per iscritto sembrano di più. Ai giudici l'ardua sentenza. Ovviamente il pizzo dei responsabili del tasso di inflazione tra i più alti d'Europa rimarrà un segreto di stato. Ora che volete, è colpa vostra se non siete professionisti del racket. Provate con un corso di formazione.
(la cicala)