Kolossal digitali realizzati a costo zero con tecniche di riciclo: è l'ultima frontiera del cinema fai date, condiviso e collaborativo, che ambisce a diventare pratica di massa e si nutre di activismo. La parola magica è machinima (si pronuncia muh-sheen-eh-mah), cioè l'arte di creare, produrre e distribuire film in 3D e in tempo reale a partire dai videogiochi, o meglio sfruttando il motore dei videogames. Il giocatore diventa il regista: apre altri mondi immersi nella realtà virtuale, si appropria degli universi di pixel creati da qualche software house, li rimodella e riscrive la storia, poi si occupa dell'editing e in fine della distribuzione on line avvalendosi del contributo di altri utenti. È già dall'inizio degli anni '90 che questa tecnica si è diffusa (in principio erano i Quake Movies, spezzoni di partite che acquisivano statuto di filmati audiovisivi indipendenti dal gioco) ma è solo da poco che se ne parla oltre contesti amatoriali. Esiste già il Machinima film festival (la manifestazione, fondata tra gli altri da Paul Marino, si è appena conclusa a New York) e da qualche tempo questo nuovo medium si sta guadagnando il titolo di cinema nello spazio elettronico. L'ultimo kolossal machinima, un successo nelle community della Rete e anche oltre, si chiama The French democracy. L'idea è di Alex Chan, un designer di 27 anni che vive nei sobborghi di Parigi, si firma Koulamata e in 13 minuti ci porta dentro le rivolte nelle banlieues. Il respiro delle scene è hollywoodiano perché il piccolo film (di cui hanno scritto il Business week e anche il Washington post) è stato confezionato sfruttando il gioco The Movie - recente gioiello videoludico dei Lionhead Studios firmato Peter Molyneux. Se The Movie è un simulatore dell'industria cinematografica (il giocatore gestisce il proprio studio di produzione, si occupa degli attori, della scenografia seguendo tutto il processo di creazione di un film), The French democracy ne mette a profitto le potenzialità riuscendo ad affrancarsi dalla mera giocabilità.
Altro esempio di esperimento machinima che ha elettrizzato gli appassionati è il video musicale Rebel vs Thug, un lavoro, nato dalla collaborazione tra il regista Ken Thaun e la band Fine Arts Militia (Fam) di Chuck D dei Public Enemy, che si basa sul software open source di Quake 2.
Per chi volesse scoprire i segreti di questa tecnologia spiegazioni dettagliate sono fornite dall'Academy of Machinima Arts & Sciences, oppure si può consultare il libro di Paul Marino, Game-Based Filmmaking: The Art of Machinima, pubblicato da Paragliph Press.