Come è tradizione in tutti i grandi partiti che si rispettano alla fine, appena ripresi dallo sbigottimento per il voto che, inaspettatamente, aveva portato alla elezione a segretaria del partito di Andrea Nahles - 36 anni, ex presidente degli Jusos, ex sindacalista della Ig Metall, e attualmente portavoce della corrente di sinistra - la Spd ha trovato un compromesso che riporta tutto all'ordine: la «ragazza» non ripresenterà la sua candidatura alla carica al prossimo congresso del partito, fra qualche settimana, ma in compenso verrà eletta vicepresidente, al posto di Heidemarie Wizcorek Zeul, anche lei a suo tempo (vent'anni prima) presidente degli Jusos e portavoce del Frankfurter Kreuz (così si chiamava allora la sinistra del partito, nel frattempo annacquatissima) e attualmente ministro per la Cooperazione. Chi sarà segretario non si sa ancora, ma è certo che Müntefering, il cui favorito era stato bocciato, ha già buon motivo per esser tranquillizzato.
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