Perseguire un'economia di giustizia per costruire la pace: è questo il filo conduttore della IV edizione della Giornata nazionale della Finanza etica che apre per l'Italia l'anno internazionale del microcredito indetto dall'Onu per il 2005. «Il microcredito viene sempre più utilizzato nell'ambito della finanza etica - afferma Marco Gallicani, direttore dell'Associazione Finanza Etica che organizza la giornata - perché dà la possibilità a tutti, anche a chi non riesce ad accedere ai tradizionali canali di credito, di ottenere piccoli prestiti. In questo senso riteniamo il microcredito uno strumento finanziario realmente in grado di creare un'economia di solidarietà e di pace». Il microcredito è un fenomeno in crescita: oggi finanzia oltre 41 milioni e mezzo di persone in tutto il mondo. Dal primo censimento del 1997 i beneficiari di questa forma di credito aumentano mediamente del 38% l'anno. In Italia, il flusso di denaro verso i paesi in via di sviluppo supera ormai i 7 milioni di euro. Ma esperienze di microfinanza iniziano a radicarsi anche da noi: durante la giornata verranno presentati progetti di microcredito realizzati in Italia e destinati a incontrare i bisogni dei nuovi poveri delle periferie urbane delle grandi città, persone conosciute da quelli che lavorano nell'economia solidale.
In realtà si dovrebbe parlare di «giornate» della finanza etica. Saranno infatti due gli appuntamenti organizzati dall'Afe in collaborazione con le regioni Toscana ed Emilia Romagna. Il primo è organizzato per oggi a Firenze. Nel pomeriggio il tema del microcredito, nel Sud e nel Nord del mondo, sarà presentato nelle aule del polo universitario di Novoli; si discuterà sul ruolo di questo innovativo strumento per le amministrazioni impegnate nella lotta alle nuove povertà. La sera si apriranno le sale di Palazzo Vecchio per l'incontro «La finanza etica e l'altra economia a sostegno di modelli di sviluppo pacificatori» che vedrà tra i relatori Giulio Marcon della Campagna Sbilanciamoci; Francuccio Gesualdi di Lilliput, che ha introdotto per primo i temi del consumo critico in Italia; Ambrogio Brenna, che con l'assessorato alle attività produttive della Regione Toscana ha finanziato la certificazione SA8000 del 10% delle imprese responsabili presenti al mondo; Alessandro Santoro, prete che ha fondato il Fondo etico e sociale delle Piagge a Firenze e Ornella De Zordo, della sinistra critica, che sta lavorando a un regolamento etico per il Comune di Firenze.
Sabato a Bologna la finanza etica torna protagonista sul palco dell'Arena del Sole. Al teatro di via Indipendenza si discuterà dello scenario equivoco dei mercati finanziari, proponendo l'idea di un'economia che si affidi ai principi della nonviolenza. Ne parleranno il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani e Sergio Cofferati, sindaco di Bologna, con Marc Chesney dell'Università di Zurigo, Nanni Salio dell'International Peace Research Institute e Tonino Perna, inventore della moneta del Parco dell'Aspromonte. Nel pomeriggio riflettori puntati sulla finanza etica come occasione di pacificazione nei conflitti, con la proposta dell'ufficio di Autopromozione Sociale del comune di Roma diretto da Alessandro Messina e con Francesco Terreri di Microfinanza, che affronta il tema dei finanziamenti nelle aree di conflitto. La giornata si conclude con Corrado Passera di Banca Intesa, Fabio Salviato di Banca Etica, Pierluigi Vigna della Procura Nazionale Antimafia e don Luigi Ciotti di Libera che si confrontano sul rapporto tra società civile e mondo bancario. Programma completo su www.finanza-etica.org.