CULTURA

Terra e Libertà

INCONTRI
SAVI CECILIAITALIA/ROMA

Un centro sociale noto come Forte Prenestino che diventa una «Fiera dei particolari», un luogo di incontro con oltre 100 produttori di vino e più di 30 produttori di olio, formaggio, pane. È l'ultima tappa del progetto «Terra e libertà/Critical wine» che si consuma dal 22 al 24 ottobre nei sotterranei, ristrutturati per l'occasione, del centro sociale più grande d'Italia. Nume tutelare dell'iniziativa è Luigi Veronelli, figura ibrida e ribelle dell'«enologia» italiana che da più di cinquant'anni sforna idee e progetti su agricoltura e cultura eno-gastronomica. È infatti dal suo lavoro e dalle sue instancabili battaglie che nasce il progetto «Terra e libertà/Critical wine», che lui stesso ha voluto radicare nei luoghi dell'autogestione e del consumo critico.

«Terra e libertà/Critical wine» non è un collettivo di sommeliers alternativi, né una guida all'educazione del gusto. Nato nel contesto dei movimenti globali degli ultimi anni, «Terra e libertà/Critical wine» non valorizza alcun localismo, aborrisce il suolo e ignora il folclore che spesso accompagna la «tipicità» dei prodotti agro-alimentari.

Parlare della terra non significa, infatti, occuparsi unicamente di ambiente e risorse: significa guardare alla produzione, alle sue forme, alle sue tecnologie e alle sue relazioni sociali. Poiché, oggi, chi produce vino è sociologicamente ancora un contadino, ma è al contempo molto di più: un artigiano, uno scienziato, un lavoratore autonomo, un «poeta della terra», come dice Veronelli. Non è un caso che il progetto Terra e libertà/Critical wine sia nato con il sostegno e la partecipazione di molti vignaioli. Da qui, la discussione sulle forme sociali della produzione agricola, sull'impatto ambientale, sulle legislazioni nazionali, certificazioni, filiere distributive. Da qui, le proposte sul prezzo sorgente (trasparenza dei ricarichi distributivi sul prezzo all'origine), l'autocertificazione (trasparenza sulle forme della produzione indipendentemente dai vincoli legislativi e dagli organismi di controllo e certificazione), le denominazioni comunali (trasparenza sulla reale provenienza dei prodotti).

Di questo si continuerà a parlare nella tre giorni del Forte Prenestino: i «poeti della terra» si racconteranno e faranno assaggiare il proprio lavoro. Con loro, oltre a Luigi Veronelli, anche scrittori, artisti, musicisti, registi. Ceciclia Savi



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