VISIONI

Macras al Drodesera festival

NOVELLO NICOLETTA,DRO (Trento)

Centro di produzione e di laboratori teatrali, palcoscenico per spettacoli e proiezioni video, teatro di posa fotografico e set cinematografico: tutto questo è la centrale idroelettrica di Fies che accoglierà il pubblico del Drodesera 2004 fino al 2 agosto, tra parco, gallerie e saloni rimessi in uso. Una trasformazione che porta nuove energie ad un festival - sempre animato dalla cooperativa Il Gaviale - che si è conquistato di anno in anno uno spazio di qualità sempre più importante nel panorama culturale estivo italiano. Dopo l'inaugurazione lunedì scorso con il teatro Valdoca e la prima di Paesaggio con fratello rotto - Fango che diventa luce, domani sarà la volta della Medea dei danzatori Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Coproduzione del festival è l'ultima fatica del coreografo e danzatore fiorentino Virgilio Sieni che torna quest'anno con Cado (31 luglio) e che nello spazio recuperato della galleria Trasformatori darà vita ad un primo studio della sua prossima opera. Nella nuova sala delle Mezzelune invece, mansarda al terzo piano dell'imponente architettura di inizio secolo della centrale, un altro grande nome della danza italiana, Roberto Castello, presenta una coproduzione con Drodesera, lo spettacolo Disperso (stasera), settima parte del suo progetto «Il migliore dei mondi possibili». Ancora una compagnia storica del panorama teatrale, la Societas Raffaello Sanzio, che proprio per questo ambiente ha creato VI Crescita Dro, azione teatrale che fa riferimento a uno o più episodi del ciclo drammatico che la compagnia ha iniziato nel 2002. Chi a Drodesera ha mosso i primi passi nel 1987 - e da allora il festival non l'ha più mollato - è la compagnia di Pippo Delbono che torna anche quest'anno dopo le ovazioni del pubblico francese. A testimoniare l'arte passata, ma non dimenticata, una retrospettiva dei suoi spettacoli, da Barboni (30 luglio), La rabbia (1 agosto) e Enrico V (2 agosto). Ma non solo: il 31 è la volta del racconto intorno al nuovissimo Urlo, poi un laboratorio di sei giorni e il suo cinema, vecchio e nuovo. Quello già noto di Guerra (2 agosto) e quello in cantiere perché sul set della centrale di Fies Pippo e i suoi attori gireranno parte del film sulla loro esperienza di vita e di teatro.

Un cartellone molto ampio, con 42 spettacoli e serate no limits accompagnate da videoinstallazioni e performer fino a notte fonda, attende al via questa nuova edizione. Protagonisti della scena ancora molte compagnie che hanno fatto la storia del teatro degli anni `90, da Fanny & Alexander con Ardis I (stasera) al Teatrino Clandestino con Madre e Assassina (30) e Motus con Come un cane senza padrone (oggi). Molto attesa è la serata con la danzatrice Costanza Macras-Dorky Park con il suo Scratch Neukolln (1 agosto), protagonisti i bambini di quartieri emarginati e il 31 con un intervento speciale nella nuovissima galleria Trasformatori.

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