ECONOMIA

L'indotto, i tentacoli della piovra

MELFI
BUBBICO DAVIDE,ITALIA/MELFI

L'indotto di primo livello dello stabilimento di Melfi è composto di 23 aziende associate al Consorzio A.c.m. (Auto Componentistica Meridionale), più altre due società, Fenice Termodistruttore e Fdm, che occupano nell'insieme circa 3.200 addetti, un numero inferiore rispetto ad un anno fa, quando gli addetti erano vicini ai 3.400 (alcune aziende hanno personale in cassa integrazione, a dimostrazione del fatto che la crisi ha colpito anche il sito di Melfi). Ai 5.100 mila addetti della Sata, si devono inoltre aggiungere altri mille addetti delle società terziarizzate (Magneti Marelli, Arvil, Fenice, Ppg e Gesco). Si tratta, dunque, di circa 9.500 addetti senza considerare quelli occupati nei servizi indiretti che portano il totale degli occupati del sito a circa 10 mila. L'indotto è composto da aziende nazionali e internazionali del settore automotive. Molte di queste hanno rapporti di fornitura esclusiva con il Gruppo Fiat, ad esempio la Lear e la Valeo, la prima per i sedili, la seconda per i cablaggi o la Johnson Controls per i rivestimenti interni. Sin dai primi anni, le aziende dell'indotto hanno fornito componenti anche per gli altri stabilimenti del gruppo nei quali era assemblata la Punto. La stessa Sata, attraverso le unità di stampaggio e lastratura, fornisce parti della carrozzeria (fiancate, cofani e portelloni) alla Fiat di Termini Imerese e Mirafiori. I rapporti di fornitura tra le aziende dell'indotto di Melfi e gli stabilimenti del gruppo si sono rafforzati in particolare negli ultimi anni, sia per la riduzione del numero di auto prodotte in questi stabilimenti, sia per il vantaggio, in termini produttivi, offerto dalle aziende dell'indotto Sata. Ciò ha favorito tra l'altro nel 2001 l'insediamento di altre 3 aziende, che si sono aggiunte a quelle previste dall'Accordo di Programma del 1993: la Benteler (assali), Stampiquattro (stampaggio lamiere), Emarc (cadenino contorno porta). Ulteriori commesse sono venute, inoltre, dall'Alfa di Pomigliano, dalla Fiat di Cassino e dalla Seveldi Val di Sangro. Solo 2 le aziende che hanno anche produzioni per gruppi diversi da Fiat (Mubea, Osl). In questo contesto, si sono rafforzate le relazioni produttive con il resto del gruppo Fiat e ciò ha accentuato lo snodo strategico dell'indotto di Melfi rispetto al resto degli stabilimenti meridionali. La conferma è data proprio dal fatto che delle 23 aziende del Consorzio Acm, 17 hanno rapporti di fornitura, in alcuni casi rilevanti, con il resto degli stabilimenti Fiat.

Come dimostrano le indagini prodotte dalla Fiom di Potenza, pubblicate per le Edizioni Meta, le attività di questi stabilimenti sono circoscritte però prevalentemente all'assemblaggio di componenti e dipendenti in larga parte dalle imprese dell'indotto settentrionale, che come già scriveva Ash Amin all'inizio degli anni '80, hanno riguardato il trasferimento del lavoro di montaggio meno qualificato. Le aziende che forniscono i componenti per le Punto assemblate a Mirafiori e Termini Imerese sono: Proma Ssa, una terziarizzata della Lear (ossatura sedile); Johnson Controls (pannelli porta); Lear Operation Systems (fianchetto 3 porte Punto); La.Sme (alzacristalli); Rejna (molle ad elica); CF Gomma Sud (supporto motore e tubo freno); Itca (stampati vari); Autocomponents S. del gruppo Magenti Marelli (ammortizzatori anteriori); Osl (particolari della carrozzeria); Complasint del gruppo Ergom (sportelli plancia e altri componenti in plastica); Componenti Zanini (coppe ruote); Benteler (assali). Le aziende che riforniscono lo stabilimento di Pomigliano sono Me.co.Flex (comandi cambio), Rejna (molle ad elica), Commer TGS (imbottiture per i sedili), Mubea (barre stabilizzatrici), Imam (particolari delle tubazioni di scarico), Complasint (plancia completa e sportelli), Componenti Zanini (coppe ruote). Per il Ducato, Tower e OSL forniscono particolari dello stampaggio e componenti della carrozzeria, la La.Sme gli alzacristalli, la Rejna le molle ad elica. Allo stabilimento di Cassino sono destinati il modulo completo dell'alzacristalli prodotto dalla La.Sme e particolari stampati dalla Itca. Produzioni minori sono presenti anche per Lancia Lybra e Lancia Thesis (Benteler, Mubea e Lear Operation).

* Ricercatore in Sociologia Economica (Università di Salerno) e collaboratore della Fiom Cgil Potenza.

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