CULTURA

La fede oltre il Moderno

TEOLOGIA
DI GRAZIA OTTAVIO,ITALIA

Ripensare il messaggio cristiano nel nostro tempo può giustificare il tentativo di definirne ancora una volta l'essenza? Impresa rischiosa dal momento che, come è noto, questo titolo rimanda a una lunga storia. Il Novecento teologico si apre, cronologicamente, in un'aula dell'università di Berlino, dove il teologo Adolf von Harnack teneva, una volta alla settimana, a un folto pubblico, nel semestre invernale 1899 - 1900, un ciclo di 16 lezioni sull'essenza del cristianesimo. Il corso venne pubblicato a Lipsia nel 1900 con lo stesso titolo. Prima ancora Ludwig Feuerbach, padre della critica moderna alla religione, aveva concentrato il suo attacco alla teologia e alla fede cristiana proprio in un libro intitolato, come è noto, L'essenza del cristianesimo, uscito nel 1841. Infine non si può ignorare la risposta ai due precedenti autori, che Romano Guardini, filosofo cattolico, aveva affidato a un testo del 1938 con lo stesso titolo, criticando sia la soluzione «umanistica» di Feuerbach che quella «liberale» di von Harnack.

Bruno Forte, uno dei più noti teologi italiani a livello internazionale, autore, fra l'altro della Simbolica ecclesiale (otto volumi editi dalla San Paolo) accetta la sfida e propone nlle pagine de L'essenza del cristianesimo (Mondadori, pp. 177, €15) piste di riflessione che aiutano a ripensare la questione in un contesto completamente diverso rispetto ai grandi predecessori. Se l'interrogativo sull'essenza del cristianesimo dei tre pensatori citati nasceva nel contesto del Moderno quello di Forte nasce in quello che per semplificare è stato chiamato postmodernità.

Rispetto al secolo in cui scriveva Feuerbach agli inzi del XX secolo lo scenario è profondamente mutato per il Cristianesimo, chiamato a confrontarsi con contesti molto diversi tra loro: il Nord del mondo, il «rovescio della storia», l'Oriente. La stessa 'globalizzazione' con la sua pretesa di pensiero unico, pone ineludibili interrogativi al messaggio cristiano, nel campo dell'ecologia, della giustizia e dell'etica.

Che cos'è oggi l'avvenimento cristiano? Come lo si capisce, come e dove lo si incontra? Quale linguaggio adopera? Cosa significa il Mistero della Trinità? Questioni cruciali che interpellano il credente cristiano e non solo. Il credente per capire e riscoprire incessantemente il patrimonio di fede e le ragioni delle sue scelte, il non credente attraversato da inquietudini rese ancora più acute dall'eredità del Novecento che pesano sull'agire e sul pensiero stesso. Il secolo appena trascorso è il secolo che ha consumato «l'assassinio del Padre» e teorizzato la «morte dell'essere». «Ma la morte non è affatto un mancare ultimo; è prima di tutto un'immanenza che sovrasta». Tuttavia, rifiutando il Padre ha anche lanciato il doloroso grido della sua attesa. In questo spazio, dove l'assenza, l'abisso, sembrano il non luogo inospitale e spaesante in cui siamo gettati; dove il disagio, il perturbante sembrano le sole figure pensabili è nata anche una diversa consapevolezza che accompagna il destino dell'umanità e la sete di speranza di tutti noi.

Qui si fa strada l'insopprimibile richiesta d'amore che giunge anche dalle forme più cupe di malinconia e di disperazione. L'umanità è espressione di un amore, quello di Dio, e a sua volta, generatore d'amore. Se l'amore, la relazione è all'origine di tutto, se un amore grandissimo è all'origine del nostro essere nel mondo, Forte conduce la ragione e il cuore verso questa sorgente vitale: il Dio Trinità, lo splendore della relazione che abbraccia questo mistero insondabile, memoria, profezia e compagnia.

Forte ci «narra» come il tutto (Dio, Cristo) sia entrato nel frammento della vita di ogni giorno per rendersi ancora più accessibile, per essere segno tangibile di quella compagnia che sola rende degno il nostro essere uomini. Compagnia, dialogo, relazione, esperienza, racconto. Sulla strada dell'eterno diventato tempo, del tutto diventato frammento incontriamo la bellezza che si offre ai nostri occhi in mille modi e forme. Essa diventa la soglia per avvicinare l'amore che non è un sentimento ma una persona: Gesù Cristo.



Supporta il manifesto e l'informazione indipendente

Il manifesto, nato come rivista nel 1969, è sinonimo di testata libera, indipendente e tagliente.
Logo archivio storico del manifesto
L'archivio storico del manifesto è un progetto del manifesto pubblicato gratis su Internet e aperto a tutti.
Vai al manifesto.it