SOCIETÀ

Precari in cattedrale

PALERMO
CAMPAGNA TERESA,PALERMO

Blocchi stradali, cassonetti dell'immondizia incendiati, scontri con la polizia. Sono tornati in piazza a Palermo, mettendola a ferro e fuoco, i circa mille precari, ex detenuti, ex lavoratori socialmente utili e stagisti dei cosiddetti Piani di inserimento professionale. Sono tornati a protestare, in alcuni casi anche violentemente, per cercare delle risposte e sollecitare una stabilizzazioni che aspettano, ormai, da tanti anni. Ieri per tutta la giornata le arterie principali del capoluogo siciliano sono state bloccate, paralizzando di fatto il traffico dell'intera città. Un gruppo di lavoratori, un centinaio, si è spinto oltre, fino ad occupare la cattedrale del capoluogo siciliano, che già più volte è stato teatro di proteste di disperati, assetati e senzatetto. Cinquanta poliziotti in tenuta antisommossa hanno invitato a più riprese i manifestanti a sgomberare la chiesa senza alcun esito. Anche il questore del capoluogo siciliano, Francesco Cirillo, ha raggiunto la cattedrale cercando di far desistere i manifestanti. Ma le parole sono scivolate sui precari senza sortire alcun effetto. Si è, quindi, giunti allo scontro violento che si è concluso con il fermo di tre precari per resistenza a pubblico ufficiale e un manifestante ferito, che è stato trasportato al Policlinico. Due precari sono però riusciti a sfuggire al controllo degli agenti e a salire sul tetto del monumento arabo-normanno dove hanno collocato uno striscione con la scritta «Vogliamo la stabilizzazione». I precari, sempre più imbufaliti, hanno preso di mira anche la sede del governo, palazzo d'Orleans. Prima un sit-in, con conseguente altro blocco di traffico, poi l'incendio di alcuni cassonetti dell'immondizia nei pressi della fermata della stazione d'Orleans. Per sedare le fiamme sono intervenute alcune squadre di vigili del fuoco. Un altro gruppo ha creato disordini nei pressi dell'Università, sgonfiando le ruote di alcuni autobus. La protesta ha raggiunto, finora, come unico obiettivo quello di incontrare il responsabile della task force regionale sull'occupazione. Non contenti, però, del risultato dell'incontro, nel pomeriggio, i manifestanti hanno raggiunto il Palazzo di città. Una decina di precari si è abbarbicato sul tetto della sede del Municipio, da dove ha iniziato a lanciare tegole, chiedendo a gran voce un incontro con il capo di gabinetto del sindaco. «Oggi è una brutta giornata per la città - questo il mesto commento del questore di Palermo, Francesco Cirillo - Nonostante l'impiego di più di 200 persone, impegnate solo a Palermo in servizi di ordine pubblico, stiamo faticando a rendere la città vivibile». Altre 200 sono state impegnate ieri mattina per sedare la protesta degli operai della Fiat di Termini Imerese.



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