VISIONI

Tutta colpa dello swing

RANALDI MARCOITALIA

Quando l'Italia cantava con la radio, e la televisione era ancora un miraggio americano, le solide melodie di stile lirico giravano sui grammofoni attraverso quel miracolo, anch'esso americano, del 78 giri. Roba da non credere ma i rigidi maestri della musica leggera di quel periodo, i temuti maestri che selezionavano all'Eiar (Cinico Angelini su tutti), volevano cantanti con tanto di scuola alle spalle, con la voce impostata, la perfetta dizione e quel tanto d'interpretazione utile a trasformarle in un successo trascinante. Allora i cantanti erano delle vere star, ma non come oggi che sono sempre più un prodotto dell'industria discografica; all'epoca le voci famose, venivano paragonate alla grande presenza degli attori, quelli americani naturalmente. Poi col tempo la televisione portò alla grande massa il volto delle voci che incantavano e che sorprendevano e la trasmissione Il Musichiere si rivelò l'esatta consacrazione di una grande epoca, della canzone e dell'intera società.

Fra le tante voci soliste (in genere erano predilette quelle nel registro o di soprano o di tenore) nascevano le formazioni con più voci (dal trio al quartetto) che sfruttavano le potenzialità vocali di ogni componente e soprattutto la particolare timbrica espressiva (i tentativi di canto a cappella ebbero un notevole seguito).

Agli inizi degli anni `40, quando la seconda guerra stava dando i suoi peggiori frutti, nasce il Quartetto Cetra che all'epoca era formato da Enrico De Angelis, Enrico Gentile, Tata Giacobetti e Virgilio Savona (vera anima della formazione). Naturalmente il loro esordio non passa inosservato e le incisioni discografiche (con l'etichetta Cetra naturalmente) appagano il crescente successo della formazione.

Da quel primo hit Il Visconte di Castelfombrone la strada sarà lunga e ricca di entusiasmanti riscontri. Il Quartetto Cetra vedrà due sostanziali cambiamenti nel tempo: il primo porta la presenza di Felice Chiusano al posto di Enrico Gentile e il secondo vede l'ingresso di Lucia Mannucci che sostituisce Enrico De Angelis. Questi cambiamenti saranno definitivi e l'attività della formazione durerà fino alla scomparsa di Chiusano e di Giacobetti.

In tutti questi anni Virgilio Savona è stato memoria attenta del Quartetto pubblicando libri, vhs e cd (indimendicabile è stata l'emissione di tutte le puntate delle parodie televisive, veri piccoli musical); ultimo prodotto è il cofanetto Frusciati con brio edito da Selezione del Reader's Digest e distribuito nei negozi di dischi da Camozzi (RDCD222). Nei tre cd di cui si compone il box, sono raccolte rare incisioni del periodo dal 1941 al 1951, ovvero dalla prima formazione alla terza. Si tratta del recupero di rari 78 giri, rimasterizzati e ripuliti dai normali rumori d'incisione; documenti importanti che testimoniano un periodo della canzone italiana che volgeva al ritmo e allo swing e che sarà alla base del rinnovamento di Domenico Modugno e della sua Nel blu dipinto di blu.

Il successo del Quartetto stava proprio in quella formula di swing, cantato per Gorni Kramer (autentico estimatore e collaboratore della formazione). Con Kramer i Cetra saranno protagonisti di grandi successi, a partire da Nella vecchia fattoria. Segue l'epoca di Garinei e Giovannini e del grande musical.

I tre cd sono divisi per periodi: il primo contiene materiale delle due prime formazioni e presenta canzoni famose come Il Visconte di Castelfombrone; La leggenda di Radames; Crapapelada (firmata già da Kramer); rare e interessanti sono canzoni come Mal di testa (scritta da Savona e Giacobetti); Peppone il cacciatore; Molti bono, paisà; Tornerà come prima; tutte scritte da Kramer.

Il secondo cd raccoglie il repertorio di Lucia Mannucci, quando ancora non era presenza definitiva del Quartetto; in 20 canzoni si ritrova tutta la grazia di una voce ben educata e espressiva, già avvezza a quello swing che caratterizzerà la futura produzione.

Infine, nel terzo, troviamo i grandi classici del Quartetto (Vecchia America; Oggi ho visto un leon; Dimmi un po' Sinatra) ovvero la conferma di una formazione che senza difficoltà cercava di affrontare ogni genere e ogni situazione (grazie ai Cetra la canzone divenne in breve essenza di spettacolo e di teatralità). Il percorso scelto da Savona si ferma al 1951, quando cioè la formazione era già fortemente coesa e conosciuta.

Frusciati con brio è un cofanetto prezioso, curato con attenzione e scupolosità, curioso nel riportare all'ascolto canzoni oramai dimenticate; nell'arco di 10 anni, oltre alla testimonianza di un cambiamento sociale, si recupera una parte della memoria canora insostituibile, moderna e incline allo swing senza però rinunciare al melodismo.

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