DA NIETZSCHE
Contro
la scuola
di oggi
PIER VINCENZO MENGALDO
E'da tempo che voglio scrivere, con rabbia, contro
l'attuale andazzo - guidato dall'alto - della scuola italiana,
media e universitaria (almeno per le Facoltà "umanistiche"):
demagogico e non democratico; anticulturale e fatto apposta per
rendere i cittadini sempre meno uguali; incredibilmente accetto
sia a destra che a sinistra; tutto imposto, sopra le teste di
docenti e studenti; fatto infine per favorire presto o tardi
quella ulteriore privatizzazione della scuola (anche
universitaria) alla quale chi dovrebbe essere contrario si rivela
nei fatti favorevole. Ma molto più di ogni mio possibile discorso
vale questo luminoso passo di Nietzsche (notoriamente non tenero
con l'istituzione scolastica) del 1888: "Io non riesco a vedere
come un individuo possa rimediare al fatto di non aver
frequentato al momento giusto una buona scuola...La cosa
più auspicabile in tutti i casi è una disciplina rigorosa e dura
al momento giusto, cioè in quell'età in cui riempie
d'orgoglio vedere che si pretende molto da noi. Giacché questo
distingue la scuola dura, in quanto buona scuola, da ogni altra:
che si pretende molto e lo si pretende inflessibilmente; che le
cose buone, anzi perfino quelle eccellenti, vengono pretese come
normali; che la lode è rara, l'indulgenza assente; che il biasimo
si fa sentire con asprezza e obiettività senza riguardo per il
talento e la provenienza sociale".