Contatto New York
La tragedia americana nelle chat, nei forum, sul Pc
GIULIA SBARIGIA
Sulla chat all'indomani della catastrofe americana c'era poco
spazio per le sfumature, le riflessioni. Quattro osama bin laden,
un tom-cruise, studente pakistano mussulamano, Tina, dalla Cina
che continuava a invocare "God bless America" e utenti già
disposti a partire alla conquista di chissà quale obiettivo
purché esotico. On-line si gioca alla guerra, nella comunità web
icq o nella chat internazionale di yahoo. Qualcuno modera gli
animi, qualcun altro inveisce "siete dei pervertiti, questo è il
castigo di Allah", partono a raffica le rappresaglie verbali. Già
sette giorni dopo l'attentato il trend delle chat è cambiato, gli
obiettivi perdono le coordinate geografiche e si attende. I
riferimenti sfuggono, le alleanze sono più sfumate.
Diversa la questione dei forum di discussione aperti sui siti. Ne
sono stati istituiti tantissimi ognuno può lasciare lì la sua
traccia che si sedimenta, resta per qualche tempo, può essere
letta e riletta, generare dibattito. Ci sono preghiere,
condoglianze e maledizioni, ci sono interi passi del Corano.
Leonard low ha scritto un poema "morning after", Tha don risponde
a Iarry che aveva inveito contro l'Islam: "ma veramente pensi che
la religione islamica insegni alla gente ad uccidersi? allora non
puoi parlare di cose che non sai o non capisci!... sono
mussulmano e non sono pieno di odio, questi kamikaze non sono i
miei eroi... sono sicuro che seduto davanti alla tv hai guardato
i tuoi aerei bombardare l'Iraq! E ora pensi che questa sia
guerra!".
Sulle autostrade della Rete si viaggia quindi in più direzioni.
Una comunicazione apparentemente globale, ma con ancora dei
limiti evidenti. Dopo le espolosioni delle Torri gemmelle, per
esempio, l'accesso a Internet sembrava impossibile. La
televisione si è imposta sulla Rete - e la Cnn con il primato
assoluto delle immagini e degli ascolti se ne compiace -
nonostante le riprese delle Twin towers, prima colpite e poi in
frantumi, siano state realizzate in digitale, supporto ideale per
la diffusione elettronica. Il traffico di e-mail però è risultato
più efficiente di quello telefonico, in tilt per molte ore. Le
caselle telematiche si riempiono di testimonianze, si cercano
notizie dei dispersi. Cominciano a arrivare messaggi
dall'America, si diffondono e forwordano le e-mail disperate.
"Chiamavo mia moglie che lavorava nel Wtc, qualcuno dall'altra
parte ha sollevato la cornetta ho sentito lo scoppio della prima
torre, un boato inimmaginabile...". Diffidare però degli allegati
contenenti il file "Wtc" che promette notizie inedite e finisce
per contagiare l'hard disk con un micidiale virus.
C'è poi l'altra faccia delle risorse del computer, quella
"diabolica", dove i terroristi comunicano tra loro attraverso i
siti porno, dove i sistemi di scrittura celano mefistofeliche
macchinazioni. Bill Gates continua a alimentare la cyber leggenda
metropolitana che lo vede come uno dei belzebù dei nostri giorni.
Sul programma "Word" utilizzando il carattere (font) "Wingdings"
e digitando in maiuscolo le iniziali di New York compaiono non le
lettere, ma un teschio con le tibie incrociate e accanto la
stella di David. Se poi sui tasti si scrive la parola "Usa", la
pagina si riempie con una croce, una goccia scura, come sangue, e
il simbolo di vittoria. Dalla Microsoft dicono si tratta di una
storia vecchia, preistorica se confrontata con la vita recente
del Pc. Quando nel '92 uscì Windows 3.1 e il programma per la
creazione testi utilizzò per la prima volta il font "Wingdings",
disegnato da altri, il New York Times, scrisse un
articolo dicendo che non si trattava di un caso. Con il tempo la
cosa fu dimenticata da tutti, tranne da Internet, dove i gruppi
di discussione sui misteri fecero combinazioni di tutti i tipi e
montarono ipotesi su ipotesi. La casa di Seattle pensò
addirittura di cambiare la sequenza del font, ma troppe
applicazioni già in circolazione avrebbero smesso di funzionare.
Oggi, nove anni dopo, una vicenda dimenticata è tornata
prepotentemente all'attenzione, svelando inquietanti scenari.