Il tris di Varenne
Amerique, Lotteria d'Agnano e Elitlopp conquistati nello stesso
anno: il grande slam del trotto è servito. Domenica, a Stoccolma,
Varenne è riuscito a completare un'impresa che in passato era
stata raggiunta soltanto da Gelinotte e Roquepine, le mitiche
campionesse del trotto francese trionfatrici rispettivamente nel
1956 e nel 1967.
TROTTO Nuovo trionfo del cavallo italiano
GIULIA SBARIGIA
Sono queste sicuramente, a parte la ricca dotazione, le corse di
maggiore fascino del trotto europeo. L'Elitlopp si svolge in
Svezia alla fine della primavera, con i primi caldi e un pubblico
straordinario che riempie le tribune sin dalla mattina e fa un
tifo infernale per i propri beniamini. La corsa è aperta a
cavalli al trotto di tutto il mondo ed è articolata in due
batterie e una finale a cui accedono i primi quattro arrivati di
ogni prova. Solo i grandi campioni giungono fin qui per sfidare i
locali che, bisogna ricordarlo, talora vengono preparati solo in
funzione di questo evento. Domenica, nella cinquantesima edizione
della gara, sulla pista di Solvalla le grandi speranze nordiche
erano il vincitore dello scorso anno Victory Tilly, guidato dal
"Mago" Stig Johansson e vera e propria bestia nera di Varenne
(prima di ieri, tre vittorie in tre sfide dirette), e il
velocissimo finlandese Bwt Magic, recente vincitore a
ripetizione. Ma per loro non c'è stata gloria. Varenne infatti li
ha battuti entrambi sia in batteria che in finale nello stesso
modo. Usando cioè la tattica più dispendiosa, quella che può
permettersi solo chi sa di essere il più forte. Ha incalzato il
battistrada per poi passare di forza in retta d'arrivo. Il tempo
della finale è 1.10.7, che non supera il record dello scorso
anno, l'1.10.5 di Victory Tilly, ma è stato ottenuto senza
impegnarsi allo spasimo. A completare il trionfo italiano, un
secondo posto conquistato da un altro indigeno, Solar Effe, un
vecchione di nove anni che domenica ha raggiunto il più bel
risultato agonistico della sua carriera riuscendo a superare sul
palo l'esausto campione svedese Victory Tilly.
Stranamente il più grande cavallo italiano di trotto di tutti i
tempi e sicuramente uno dei migliori mai esistiti al mondo nasce
in un momento di crisi della nostra ippica, di disaffezione per i
suoi protagonisti, di ippodromi semi deserti in cui un cavallo
appena discreto in Inghilterra, Morshdi, viene a stravincere il
derby italiano di galoppo alle Capannelle. Riuscirà il Capitano a
riaccendere la passione sportiva per l'ippica e a riportare la
gente negli ippodromi? Dietro l'angolo c'è la Coppa del mondo, a
fine giugno. Poi, Varenne e Giampaolo Minnucci voleranno negli
Stati uniti per la Breeder's Cup.