"Per altruismo"

G. B.

"Per altruismo"
IL NOTAIO Parla uno degli uomini che curano il "trasferimento della merce"
G. B.


"Non ho nulla da rimproverarmi; l'ho fatto per altruismo; anche se con questa attività mi guadagnavo la vita. Siamo un paese povero dove a malapena le famiglie possono mantenere i propri figli; in più, forse per ragioni sociali, siamo portati ad avere una prole numerosa; mentre molte coppie straniere benestanti, che non possono avere figli, li cercano in adozione. E noi ci occupiamo di trovarglieli. E' un'attività molto umana, lodevole, a beneficio di questi piccoli che altrimenti qui rischierebbero di morire o comunque di avere un futuro infelice".
E' di una disinvoltura agghiacciante l'avvocato Carlos Rivera, uno dei duecento avvocati/notai guatemaltechi che fanno fortuna con la compravendita di bambini. Ora però sta diversificando la sua professione di legale: "le adozioni sono diventate un'attività troppo rischiosa".

Perché rischiosa, avvocato?

L'eventualità di avere problemi, di vedere infangata la propria reputazione è sempre più alta. E allora c'è chi riduce l'attività in questo campo, come il sottoscritto. Altri invece, col crescere dei rischi, aumentano le tariffe.

Che arrivano fino a 50mila dollari per adozione.

Non so se sia così tanto. Credo che 15/20mila dollari sia una cifra ragionevole. Ma non crediate che finiscano tutte nelle nostre tasche. E' già molto se a un notaio ne restano 5mila.

E gli altri dove vanno a finire?

Quando una coppia o un'agenzia straniera ci sollecita un bambino, ci rivolgiamo agli ospedali e agli ambulatori dove abbiamo delle persone che ci avvisano se ci sono madri che intendono abortire, o che non possono mantenere il nascituro, o ancora giovani prostitute in cinta. E questi procacciatori ricevono una commissione. Questa è la verità. Spesso dobbiamo sostenere la puerpera durante la gravidanza, e le spese del parto e dei primi mesi di vita. Infine, su 4 o 5 adozioni, una non va in porto perché la madre ci ripensa o percheé si scopre che il bambino ha tare psicomotorie oppure l'aids. Allora lo mandiamo in un istituto religioso. E queste perdite le devo ricaricare sulle adozioni successive. I neonati sono ovviamente i più richiesti e dunque i più cari. E' così: se c'è molta domanda e poca offerta, evidentemente i prezzi dei servizi aumentano. Non stiamo parlando di una merce, certo che no. Ma che abbia un valore economico questo non possiamo negarlo. E comunque: è meglio l'orfanotrofio?.

Che pensa di quei paesi che hanno sospeso le adozioni in Guatemala?

Che è deplorevole politicizzare un'attività umanitaria. Vogliono imporci il Codice per l'infanzia e che lo Stato si incarichi delle adozioni. Ma così crescerebbe la burocrazia e la corruzione.

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