Il trionfo del cavallo-bicicletta Mai un cavallo nato in Italia era stato in grado di vincere
il G.P. Lotteria di Agnano in maniera così netta, chiarendo a
tutti sin dalla partenza che nessun avversario sarebbe stato in
grado non solo di batterlo, ma neanche di impensierirlo. La
francese Fan Idole che a Parigi, nell'Amerique, gli era finita
vicino e che veniva presentata dalla stampa tecnica come
l'avversario numero uno, è finita soltanto terza, lontana dal
vincitore, "persa per la pista" come dicono i cavallari. Perché
Varenne ha di straordinario non solo mezzi atletici eccezionali,
ma la capacità di adattarsi a ogni schema di corsa e a qualsiasi
distanza, di essere insomma un "cavallo bicicletta" .
Varenne conquista Agnano e va a caccia del grande slam del
trotto
GIULIA SBARIGIA -
NAPOLI
Lui infatti le corse le sa vincere in tutti i modi, correndo di
spunto a superare tutti gli avversari negli ultimi metri,
passando in testa a metà percorso con quella punta di velocità
tremenda a cui nessun avversario sa resistere, oppure, come
domenica scorsa a Napoli, andando al comando, rallentando
l'andatura fino all'inizio della dirittura di arrivo per poi
ripartire con un parziale spaventoso con cui tiene a distanza di
sicurezza gli avversari.
Giampaolo Minnucci ha amministrato la gara con sapienza, driver e
cavallo sono uniti in un binomio consolidato, e ormai tra i due
l'intesa è perfetta. Quando il guidatore dopo l'ultima curva ha
agitato il frustino, un gesto d'incitamento nell'aria e non una
punizione per il cavallo, e gli ha estratto i tappi dalle
orecchie, Varenne che dal tifo del pubblico sembra quasi
calcolare la distanza che lo allontana dal traguardo, ha bruciato
gli ultimi metri. Non supera il record realizzato da Remington
Crown, che in 1.11.1 aveva volato sulla pista partenopea nel '99,
ma con il suo 1.12.6 segna un altro pezzo di storia del trotto
mondiale. Mentre per Zambesi Bi, cavallo italiano di proprietà
dei Biasuzzi, inchiodato sulla scia del Capitano per tutto il
percorso, c'è il secondo posto. E ancora una volta il paragone è
con i grandi trottatori italiani del passato, quelli che
riempivano gli ippodromi e accendevano la passione negli
spettatori. Domenica scorsa come 39 anni fa, quando Tornese
tagliò il traguardo seguito da Crevalcore, si è realizzata una
doppietta indigena.
Sembra che in Europa ci sia un solo cavallo all'altezza di
Varenne, il francese Gobernador, vincitore a tempo di record del
Prix de France e del Criterium de Vitesse, ma un infortunio
all'anteriore destro, occorsogli subito dopo una prova di
preparazione alla lotteria, lo ha tolto di mezzo per un paio di
mesi. Per lo spettacolo, è auspicabile che guarisca al più
presto, perché gli avversari di domenica sono apparsi a dir poco
rassegnati.
Ora il Capitano si prepara per l'Elitlopp, il 27 maggio a
Stoccolma. E per lui, che chiama pubblico da tutta Italia, ruba
lo spazio a 90 minuto, ma non al papa in visita a
Damasco per cui è stata sospesa la diretta della gara su Raiuno,
questa è l'occasione per brillare definitivamente nel firmamento
equino. L'impresa, fin'ora riuscita solo ai francesi Gelinotte e
Roquepine, è realizzare il grande slam, cioè mettere insieme la
tripletta Amerique-Lotteria-Elitlopp.