La persona e non la sostanza

DON ANDREA GALLO *

THC PRIDE
La persona e non la sostanza
DON ANDREA GALLO *


Speriamo che ci si desti e si esca da questo impressionante gioco di finzione e di ipocrisia.
Ormai, l'Inganno Droga continua: è il fondamento stesso della proibizione che è rimesso in discussione. Sono pochi, tra gli esperti, coloro che osano ormai sostenere che basti proibire e criminalizzare la droga per sradicarla. E' ormai evidente, a livello rigorosamente scientifico, che un approccio umano, liberale e tollerante, centrato sulla riduzione del danno, è più efficace.
La chiave di lettura non è la sostanza, ma la Persona.
Tuttavia, basta sfogliare la Relazione sui dati relativi allo stato delle tossicodipendenze relativa all'anno 1998 per scoprire che per la cannabis le denunce sono state ben 15.066 di cui 9.215 con provvedimento restrittivo.
Nonostante il referendum, nonostante tre conferenze nazionali, nonostante le tante pronunce della Suprema Corte e di alcuni magistrati, nonostante l'intervento del ministro Veronesi sull'inutilità della repressione; nonostante le proposte di legalizzazione della cannabis e della "Commissione La Greca"i ragazzi continuano ad essere perseguitati e tanti finiscono in carcere, come novelli capri espiatori.
Le nuove esperienze europee sono completamente trascurate. E' ora di dire basta!Piantiamola.....la cannabis, autodenunciamoci.
E' ora di fare qualcosa, di legiferare, garantire salute e diritti, libertà e dignità. E' ora di cambiare rotta.
Le parole si sono fatte stanche e le promesse hanno ormai definitivamente un suono falso. Basterebbe una corretta informazione a largo raggio per convincere tanti cittadini e scoprire tanti usi della cannabis, anche quelli medicinali.
Il compito che abbiamo di fronte nell'immediato è quello di respingere la sfida di chi vuol tornare indietro(quante comunità cosiddette terapeutiche!).
Vogliamo essere portatori dei valori della laicità, della tolleranza e della solidarietà.
Non guerra alla droga, ma continuare la buona battaglia contro l'intolleranza, attivando servizi pubblici e privati in una rete territoriale, per educare e non punire.
Favorire sempre la logica della responsabilità. Non la logica della cieca obbedienza a leggi, disposizioni inefficaci e spesso dannose e pertanto inique.
Chi vuole restare a libro paga, anche indirettamente, del narcotraffico che prospera, che uccide, che ricicla denaro?

* Don Gallo è responsabile della Comunità San Benedetto al Porto di Genova. Con questo articolo intende contribuire alla campagna "Signor giudice ho piantato un seme" promossa dal Coordinamento nazionale di massa antiproibizionista e da il manifesto, e partecipare alla giornata mondiale della cannabis prevista per venerdì 5 maggio.

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