Lucca, fasci in piazza
25 APRILE
DONATELLA FRANCESCONI -
LUCCA
L'iniziativa autorizzata dal sindaco Fazzi di Forza Italia
divide, prima di tutto, il Polo: Alleanza nazionale lascia il
Consiglio regionale al momento dell'approvazione di un durissimo
ordine del giorno proposto dai Comunisti italiani approvato con
il voto favorevole del centro-sinistra e di Rifondazione
comunista.
Per tutto il pomeriggio di ieri esponenti delle forze politiche
di centro sinistra, del mondo dell'associazionismo, della Camera
del Lavoro hanno tentato di far tornare sui suoi passi il
Prefetto Carnimeo, un passato di dirigente della Squadra Mobile
alle spalle, subentrato da pochi mesi ad Angelo Tranfaglia,
trasferito a Verona. La risposta dell'autorità territoriale che
agisce in nome del governo è stata una sola: l'ordine pubblico
sarà garantito e, se solo ci fosse sentore di apologia del
fascismo, l'iniziativa di Forza Nuova verrà interrotta.
Ramon Mantovani, per Rifondazione Comunista, accusa il Prefetto
di Lucca di violare apertamente la Costituzione e i Comunisti
italiani stanno valutando di denunciare alla magistratura le
autorità cittadine.
Così il 25 aprile di Lucca si trasforma in una giornata intera di
presidio antifascista. Dalle 10 del mattini in poi si terrà, in
piazzale Verdi, il presidio organizzato da Assemblea per gli
Spazi sociale, Giovani Comunisti e Confederazione dei Comunisti.
Un appuntamento per tutti gli antifascisti sul quale
convergerrano i centri sociali della Toscana.
Dalle 15 in poi, in Piazza San Michele, si ritroveranno i partiti
del centro-sinistra, il sindacato e l'Associazione nazionale
partigiani che ha annunciato la sua intenzione di disertare la
commemorazione di Don Aldo Mei, il parroco fucilato dai nazisti,
indetta dal Comune di Lucca. L'Anpi ricorderà la figura del
coraggioso religioso in un'altra sede.