L'ultra-sguardo

G. SBA.

L'ultra-sguardo
PALERMO Apre oggi il festival "L'immagine leggera"
G. SBA.

L ' immagine leggera, inaugura oggi a Palermo la quinta edizione. Fino al 25 marzo, nei locali dell'Ars Nova (via Dante, 12) e del cinema Nazionalino (via Emerico Amari, 168) gli schermi si riempiranno di lavori che attraversano trasversalmente l'esperienza del cinema, della videoarte, e del documentario. Leggerezza come valore aggiunto, come sguardo mobile che non pietrifica e si muove agevolmente spaziando ovunque.
Il direttore del festival, Alessandro Rais, coaudiuvato nella promozione dall'assessorato alla cultura del comune di Palermo e dal Goethe-Institute, ha infatti distribuito nell'arco dei cinque giorni di programmazione opere di diverso formato. La retrospettiva è dedicata all'inglese David Larcher. Protagonista da oltre vent'anni della scena sperimentale in pellicola e in elettronico, successore di Nam June Paik nella scuola tedesca Kunsthochschule, Larcher era presente in concorso nell'edizione del 1999 de L'immagine leggera, dove vinse per Ich Tank. Il cuore del festival è il "Concorso internazionale di videoarte e cinema sperimentale", l'unico in Italia dedicato alle arti elettroniche, cui partecipano 31 opere da tutto il mondo. Un ampio sguardo è volto ai documentari.
Sono programmati in questa sezione i corti della serie "Europe short V", diretti dai grandi registi e restaurati dai vari paesi (iniziativa che sta circolando nei maggiori festival europei). Tra questi, Regen di Joris Ivens (1929), un film lirico su Amsterdam prima, durante e dopo un temporale, Contadini del mare, di Vittorio de Seta (1955), tra i primi documentari in cinemascope, Nogent Eldorado du dimanche di Marcel Carné (1930), Nice time di Claude Goretta e Alain Tanner (1957).
Omaggi speciali, per la videoartista newyorkese Diane Nermen, (Under the skin game, Dissing D.a.r.e, e in anteprima italiana l'ultimo video In the blood) e per Johan Van Der Keuken, (verrà proiettato La lunga vacanza, opera-testamento che lo ha accompagnato alla morte). Dal repertorio di Amos Gitai arriva il super 8 sulla guerra del Kippur del '73, poi materia del suo ultimo film. Immagini in video ad alta definizione dalla Lulù allestita da Mario Martone per il Teatro Massimo di Palermo.
E ancora il percorso prosegue con cortometraggi (una selezione dall'Interfilm di Berlino e cinque opere prodotte dallo stesso festival), inchieste, work in progress e lavori in computergrafica.

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