L'ultra-sguardo
L '
PALERMO Apre oggi il festival
"L'immagine leggera"
G. SBA.
Il direttore del festival, Alessandro Rais, coaudiuvato nella
promozione dall'assessorato alla cultura del comune di Palermo e
dal Goethe-Institute, ha infatti distribuito nell'arco dei cinque
giorni di programmazione opere di diverso formato. La
retrospettiva è dedicata all'inglese David Larcher. Protagonista
da oltre vent'anni della scena sperimentale in pellicola e in
elettronico, successore di Nam June Paik nella scuola tedesca
Kunsthochschule, Larcher era presente in concorso nell'edizione
del 1999 de L'immagine leggera, dove vinse per Ich
Tank. Il cuore del festival è il "Concorso internazionale di
videoarte e cinema sperimentale", l'unico in Italia dedicato alle
arti elettroniche, cui partecipano 31 opere da tutto il mondo. Un
ampio sguardo è volto ai documentari.
Sono programmati in questa sezione i corti della serie "Europe
short V", diretti dai grandi registi e restaurati dai vari paesi
(iniziativa che sta circolando nei maggiori festival europei).
Tra questi, Regen di Joris Ivens (1929), un film lirico
su Amsterdam prima, durante e dopo un temporale, Contadini
del mare, di Vittorio de Seta (1955), tra i primi documentari
in cinemascope, Nogent Eldorado du dimanche di Marcel
Carné (1930), Nice time di Claude Goretta e Alain Tanner
(1957).
Omaggi speciali, per la videoartista newyorkese Diane Nermen,
(Under the skin game, Dissing D.a.r.e, e in
anteprima italiana l'ultimo video In the blood) e per
Johan Van Der Keuken, (verrà proiettato La lunga vacanza,
opera-testamento che lo ha accompagnato alla morte). Dal
repertorio di Amos Gitai arriva il super 8 sulla guerra del
Kippur del '73, poi materia del suo ultimo film. Immagini in
video ad alta definizione dalla Lulù allestita da Mario
Martone per il Teatro Massimo di Palermo.
E ancora il percorso prosegue con cortometraggi (una selezione
dall'Interfilm di Berlino e cinque opere prodotte dallo stesso
festival), inchieste, work in progress e lavori in
computergrafica.