L'ideale web:
cinque kili
di leggerezza
Apensarci bene scrivere un discorso da pronunciare in
pubblico, fare una chiacchierata con un amico e fare un sito
Internet richiede più o meno le stesse competenze, perché tutte
queste azioni hanno un elemento comune: la cooperazione. Le
regole per comunicare bene valgono anche su Internet, visto che
di mezzo di comunicazione si parla. E allora se un tale Grice
(filosofo del linguaggio) nel 1975 aveva enunciato, tra i
principi di cooperazione, alcune norme come "sii informativo
quanto richiesto e non esserlo più di quanto richiesto", "non
essere oscuro", "sii breve e sistematico", una delle leggi
fondamentali del web è "sii pertinente", che tradotto in
linguaggio internettiano significa "disegna pagine leggere e
coerenti".
Si sta esaurendo la moda di disegnare pagine web
"pesanti", cioè lente, piene di grafica e trovate inutili. Come
sempre è la concretezza fisica a dirimere, anche nel mondo
"virtuale", cosa serve e cosa no: l'attenzione umana dipende dai
tempi d'attesa.
SABRINA D'ORSI
Questo spiega come mai la maggior parte delle pagine Internet
siano pesanti e poco chiare: comunicare bene è difficile. In
qualche modo si potrebbe paragonare l'intonazione delle parole
all'uso dei colori, la punteggiatura alla gestione degli spazi
presenti su un monitor e via di questo passo. Allora cosa fare
per migliorare le performance di un autore web? La grafica, oltre
che molto vicina alla filosofia del linguaggio, possiede
caratteristiche comuni anche a un'altra disciplina: la
pubblicità. Nessuno ha dimenticato il "Liscia, gassata o
Ferrarelle?" perché i meccanismi semplici non si inceppano
facilmente e si possono declinare in mille versioni (ricorderete
i manifesti pubblicitari con la Gioconda, poi con Napoleone e
infine con Pinocchio).
L'esperienza della navigazione su Internet è molto simile a una
passeggiata per le vie del centro. Siamo bombardati di pubblicità
sui manifesti, vetrine, insegne e cartelloni trasportati dagli
autobus. Inoltre abbiamo la possibilità di scegliere quale strada
prendere, perché ci sono i negozi che più ci piacciono o
semplicemente quelli più attraenti. Navigare significa in fondo
scegliere cosa guardare e se le pagine che offriamo al nostro
pubblico sono semplici, di forte impatto e attraenti allora
avremo qualche chance di attirare la loro attenzione.
Ciò che più distrae il pubblico medio, dal bambino all'adulto, di
qualsiasi classe sociale e livello culturale è l'attesa. Ecco
allora che il problema della leggerezza torna immancabilmente
perché le pagine pesanti si visualizzano sul computer solo dopo
alcuni minuti di attesa. Non sempre tuttavia semplicità e
leggerezza vanno a braccetto, pur se dovrebbero. Disegnare una
pagina cognitivamente semplice (ovvero di facile e immediata
interpretazione) in modo pesante è come andare in prima su una
Ferrari, mentre disegnare una pagina cognitivamente complessa in
modo leggero è un'ambizione di tutti, diciamo che è una sfida.
A questa sfida hanno aderito i partecipanti di "the 5k, an award
for excellence in web design and production" che si è svolto
alcuni mesi fa sul web all'indirizzo www.the5k.org e che ora
viene rilanciato per l'anno 2001. Si trattava di una gara di
abilità e di intelligenza che aveva come vincolo il disegnare un
intero sito Internet che pesasse meno di 5 kilobyte tutto
compreso.
Tanto per intenderci 5 k è un peso paragonabile a una briciola di
pane in un banchetto di matrimonio, o un numero inferiore ai
caratteri di questo articolo. Le pagine web attuali oggigiorno
oscillano tra gli 80 e i 120 k. E' stato uno sforzo di creatività
non indifferente trovare soluzioni ottimali e allo stesso tempo
funzionali, esteticamente accettabili ed originali. Questa
competizione ha avuto poco risalto in Italia ma è stata citata
dai più importanti organi di informazione internazionali come una
delle più intelligenti e stimolanti sfide del web dimostrando che
è possibile utilizzare l'html e gli strumenti della rete in modo
assolutamente impensabile. Che sia per scopi ludici, artistici,
creativi o strumentali, il web si presta a un uso intelligente,
si adatta alle esigenze più disparate e si piega al servizio
dell'informazione come mai altri mezzi hanno saputo fare.
Inoltre questa sfida ci ha dato la possibilità di scoprire che
disegnare leggero significa inventare anche stilisticamente
qualcosa di totalmente nuovo. Tutti i siti presenti in questa
competizione utilizzano uno stile esteticamente unico, qualcosa
di veramente nuovo scollegato dalle mode tipiche di tutti i
media, qualcosa di pensato ad hoc per la leggerezza. Per esempio:
l'uso massiccio di Javascript (un linguaggio di programmazione
per le applicazioni web) è soluzione tecnologicamente molto più
geniale del Flash (quella tecnologia che vi fa vedere tutto in
movimento); l'impiego creativo degli caratteri e una scelta molto
oculata dei colori fa di questi siti degli esempi di classe e di
comunicabilità. Due siti in particolare: il terzo arrivato alla
competizione nella categoria Aesthetic Appeal , intitolato "the
days" e in 4014 byte offre un calendario interattivo realizzato
completamente in Javascript che farebbe rabbrividire qualsiasi
sviluppatore Flash. Il secondo è "Blocks", numero 2 nella
categoria originalità: in 4 k al servizio del gioco dimostra come
un padre e un figlio possano giocare a una sorta di moderno Lego
online senza dover aspettare ore per vedere le loro opere d'arte
riprodotte.
Un'altra caratteristica di questa gara era il premio: il
vincitore di 5k ha portato a casa "fifty bucks", 50 dollari, un
premio insolitamente esiguo. Questo a definitiva dimostrazione di
come gli sviluppatori di progetti "intelligenti" abbiano altre
priorità oltre a quelle economiche e operino in una comunità che,
come quella dell'open source, di Linux o dell'hacking, hanno
finalità sociali, politiche e filosofiche.
Non è un caso che libri come "Designing Web Usability: The
Practice of Simplicity" di Jakob Nielsen abbia venduto 250
mila copie in poco tempo e sia in via di traduzione in 11 lingue.
E non è un caso che anche in Italia si cominci a perseguire la
strada della semplicità e del rigore anche sul web, dopo un'era
internettiana (pochi mesi) caratterizzata dall'orgia e dallo
spreco. Avete notato che si è cominciato a parlare male dei
portali quando sono nati pachidermi inutili come Infinito, Jumpy,
Spray e Caltanet, mentre la stragrande maggioranza dei navigatori
continua a preferire siti semplici anti-estetici e leggeri come
Yahoo e Google? E avete notato che ultimamente è tornato il
bianco a trionfare nelle pagine di tutti quei siti in cui i
contenuti sono tanti e lo spazio di organizzazione delle
informazioni è poco?
Una delle leggi fondamentali della leggerezza è andare per
sottrazione, cercare di eliminare il superfluo, estrarre il
necessario e preservarlo. Come il bianco che è il colore per
eccellenza, il non-colore fatto di tutti i colori, l'assenza
totale di ogni pigmento, il distacco (nel senso che riflette
tutti gli altri) e quindi la possibilità di essere il più
possibile obiettivo. Sbaglia chi pensa che il web è per pochi
eletti, il web è uno strumento rigoroso e dai sani principi; il
web è per tutti coloro che non si accontentano delle soluzioni
più facili. Se questi poi nel modo sono pochi, beh, questo è un
altro discorso.