Puzzle elettorale
BOSNIA Una selva di partiti rompe i "monopoli etnici"
GIACOMO SCOTTI -
FIUME
Fra l'elettorato croato, il partito maggiore resta il
nazionalista Hdz di Ante Jelavic, già pupillo di Tudjman in
Bosnia-Erzegovina, ma proprio in questa campagna elettorale l'Hdz
ha richiamato pochissima gente ai suoi comizi, mentre in passato
calamitava le grandi folle. Sulla destra di questo partito di
destra si sono create quattro formazioni in camicia nera che si
richiamano all'ideologia ustascia, mentre altre formazioni,
sempre etnicamente croate, la osteggiano sul fronte di
centro-sinistra: Partito contadino, Nuova iniziativa e Partito
repubblicano, più una Lista indipendente in Erzegovina.
L'Hdz ha tentato di risalire la china convocando un Congresso
pancroato a Novi Travnik, dove qualche giorno prima era nato il
"Parlamento pancroato" della Bosnia-Erzegovina - alla ricerca di
una terza entità statale in Bosnia. Il che vorrebbe dire
distruggere l'attuale Federazione musulmano-croata che, insieme
all'entità serba, la Republika Srpska bosniaca, forma lo stato
bosniaco-erzegovese. La manovra di Jelavic potrebbe essere
pericolosa, al di là dei risultati elettorali, per i futuri
assetti del paese.
Il partito che romperà le uova nel paniere a tutti i partiti
etno-nazionalisti, soprattutto sul territorio della Federazione
musulano-croata, è l'Sdp socialdemocratico, che ha già fatto man
bassa di voti nelle scorse elezioni amministrative, conquistando
favori soprattutto fra i musulmani ma anche fra i croati. Il
fenomeno dello sgretolamento dei partiti nazionalisti viene
accentuato in queste elezioni da due partiti dei pensionati che
sono anche i partiti di una parte degli ex partigiani.
Le sigle più numerose sono presenti nella Federazione
musulmano-croata, mentre nella Repubblica serba gareggiano quasi
esclusivamente partiti fortemente nazionalisti (milosceviciani
contro i più moderati seguaci del premier Dodik) fiancheggiati da
cinque movimenti di nuovo conio che si chiamano: "Per il re e la
patria!", "Partito patriottico serbo della salvezza-Spas", "Col
lavoro per il benessere", "La donna della Bosnia-Erzegovina" e
"Democratici della Bosnia-Erzegovina", gli ultimi tre della
sinistra democratica ma con scarse probabilità di ottenere
consensi significativi.
I due milioni e mezzo di elettori bosniaco-erzegovesi, di cui
230.000 sparsi in più di 70 paesi del mondo come profughi, sono
chiamati a votare per tre livelli di corpi legislativi, ovvero
per il rinnovo di tredici parlamenti. Nella Federazione
musulmano-croata si eleggono i parlamenti di dieci cantoni, 140
deputati alla camera dei rappresentanti della Federazione e 28
deputati alla camera dei rappresentanti del parlamento unitario
dello stato bosniaco-erzegovese. Altri 14 deputati di questa
camera saranno eletti nella Repubblica serba in rappresentanza di
quell'entità. Gli elettori della Repubblica serba eleggeranno
inoltre 83 deputati nel proprio parlamento repubblicano nonché il
presidente e il vicepresidente della propria repubblica.
Dopo la costituzione dei parlamenti cantonali nella Federazione
musulmano-croata, questi eleggeranno 80 deputati alla "Camera dei
Popoli", secondo ramo del parlamento federale musulmano-croato, e
precisamente 30 croati, 30 musulmani e 20 di altre etnìe. Quindi,
ad eleggere i trenta musulmani e i venti altri saranno anche i
croati, e ad eleggere i trenta croati ed altri saranno anche i
musulmani. I grandi elettori apparterranno, inoltre a tutti i
partiti parlamentari. E' un sistema, questo, imposto dai
governatori dell'Osce e dell'Onu (non piace ai croati) con
l'intento di dare un ulteriore colpo ai monopoli nazionalistici.
Si tratta, dunque, di un altro passo avanti, sia pure attraverso
un meccanismo tecnicamente e volutamente complicato, per
appianare i fossati scavati dalla guerra.
Le circoscrizioni elettorali sono 18: dodici nella Federazione e
sei nella Repubblica serba; anche tale suddivisione è stata
attuata in modo da spezzare i blocchi etnici sul territorio e,
quindi, erodere l'egemonia dei partiti nazionali. Queste
elezioni, infine, dovrebbero essere le ultime organizzate
dall'Osce.