All'Auditorium, tutte le stagioni del jazz

MARCELLO LORRAI - MILANO

All'Auditorium, tutte le stagioni del jazz
Appuntamento per lunedì, a Milano, con il quintetto guidato dal pianista Mal Waldron
MARCELLO LORRAI - MILANO

Per l'appassionato milanese di jazz, ormai un po' fuori allenamento, è iniziato un vero forcing. Ecco intanto la prima vera e propria stagione jazzistica proposta in Italia da una istituzione musicale deputata alla musica classica. E una stagione sufficientemente massiccia da dare un contributo determinante all'inversione della tendenza che negli ultimi anni vedeva Milano piuttosto spoglia quanto a jazz internazionale. Organizzata nell'ambito delle attività dell'Orchestra Sinfonica "Giuseppe Verdi" e ospitato nella sua sede, l'Auditorium di Milano, Jazz at the Auditorium si snoderà attraverso una nutrita serie di appuntamenti fino a primavera. Dopo i primi due concerti di settembre, lunedì 16 ottobre il ciclo proporrà un eccezionale quintetto guidato dal pianista Mal Waldron, con Jackie McLean al sax alto, Reggie Workman al contrabbasso e Andrew Cyrille alla batteria. Jazz at the Auditorium proseguirà poi il 13 novembre con la Klezmer Conservatory Band di Boston, e l'11 dicembre con il quintetto della giovane violinista neroamericana Regina Carter. Il 22, 23 e 24 gennaio Jazz at the Auditorium presenterà poi una rassegna nella rassegna: un festival, che aspira a ripetersi anche negli anni venturi, dedicato, con un assortimento di tutto rispetto, alla dimensione orchestrale contemporanea: nella prima serata la Attica Blues Band di Archie Shepp e la bostoniana Either Orchestra, nella seconda la britannica Mike Westbrook Orchestra e la francese Orchestre Nationale de Jazz, nell'ultima l'Italian Instabile Orchestra e l'omaggio all'Arkestra di Sun Ra della della stunitense Cosmic Krewe. Jazz at the Auditorium continuerà poi con un Vibes Summit (Bobby Hutcherson, Jay Hoggard e Steve Nelson) il 3 febbraio, col ritorno di Wynton Marsalis e la Lincoln Center Jazz Orchestra il 19 febbraio, con due pianisti fuori dall'ordinario come personalità e rarità di presenza dal vivo, Lalo Schifrin il 3 marzo e André Previn il 12, quindi con il trio di Ray Brown il 26, Joao Bosco e Gonzalo Rubalcaba il 31, i quattro pianoforti di Kenny Barron, Mulgrew Miller, Benny Green, Eric Reed il 21 aprile, fino alla degna chiusura il 14 maggio col quartetto di Sonny Rollins.
Se i concerti di Jazz at the Auditorium si tengono quasi tutti il lunedì sera, sono di domenica mattina, al Teatro Manzoni, quelli di "Aperitivo in concerto", ciclo non esclusivamente ma prevalentemente jazzistico, anch'esso con numerose proposte, jazzistiche e non, di grande interesse. Dopo la brillante apertura con un notevole trio di McCoy Tyner (accanto all'ex pianista di Coltrane, al contrabbasso Avery Sharpe e alla batteria Al Foster), rafforzato da George Coleman al sax tenore, "Aperitivo in concerto" continua domenica 15 con l'omaggio a Antonio Carlos Jobim del quintetto Jobim-Morelenbaum, il 22 col trio di Michel Legrand con ospite Kenny Burrell, il 12 novembre con London Saxophonic, il 19 col trio di una gloriosa figura storica della musica neroamericana come il pianista John Lewis, il 3 dicembre con le Variazione Goldberg rivisitate dall'Ensemble di Uri Caine, il 10 con il Brecht di Hanna Schygulla, il 17 col sestetto di Terence Blanchard & Milan (R)evolution Orchestra, il 14 gennaio con la medesima compagine orchestrale questa volta accoppiata al trio del pianista sudafricano Abdullah Ibrahim, il 21 infine col "PianOriental" dell'algerino Maurice El Medioni.

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