L'ordine di Tudjman

G. SC. - FIUME

L'ordine di Tudjman
CROAZIA. Ci sono documenti certi sull'identità di esecutori e mandanti della strage di Ahmici
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Per la strage di Ahmici il Tribunale dell'Aja ha già condannato a 45 anni di carcere il generale Tihomir Blaskic, che comandava le milizie croato-bosniache nella Bosnia centrale. Ora si è scoperto che gli ordini della strage vennero dal massimo esponente all'epoca del partito tudjmaniano Hdz in Bosnia, Mario Kordic (all'Aja in attesa di processo) e fu fatta eseguire dai responsabili dei servizi militari, dopo aver ordinato che gli autori fossero protetti con falsi nomi e trasferiti dalla Bosnia in Croazia.
Il "Supremo" Tudjman mandò all'Aja Blaskovic, sacrificandolo. Lo dimostra un documento segreto, rinvenuto fra le carte del defunto dittatore: un rapporto firmato dai capi dei servizi segreti dell'epoca, Miroslav Tudjman (primogenito del "Supremo") e Djurdja Susak, moglie del ministro della difesa Gojko Susak. I sei del Sis croato-bosniaco, con alla testa i latitanti Ljubicic e Cosic, vengono chiaramente indicati come mandanti della strage. Il documento era a conoscenza dell'attuale premier Racan già dal marzo di quest'anno, ma a causa della confusione esistente fra i vari servizi segreti tuttora esistenti nel paese, eredità del passato regime, nessuno aveva ordinato l'arresto dei sei criminali. Nel frattempo più di un giornale fece i loro veri nomi in quanto sospettati, sicché i sei provvidero a far perdere le loro tracce.
Dal 21 agosto, intanto, il ministro degli interni è in possesso di un ampio "Rapporto sugli avvenimenti relativi ai crimini compiuti ad Ahmici". Si dice che il governo zagabrese abbia deciso di catturare tutti i criminali di guerra, compresi gli autori dei crimini compiuti in Croazia nelle varie operazioni di pulizia etnica del 1991-'92, del 1993 e ancora del 1995.
Dei quattro latitanti, Pasko Ljubicic era comandante della Polizia militare della Brigata di Vitez; Vlado Cosic era suo sostituto ed al tempo stesso comandante della compagnia "Jokers" di quella polizia. Gli esecutori diretti della strage di Ahmici furono Miroslav Brale Cicko e Sjano Antonovic. L'intero gruppo ha goduto per anni la protezione dei vertici dei servizi segreti tudjmaniani e in particolare di Markica Rebic, già consigliere di Tudjman per la sicurezza nazionale (e tuttora eminente gerarca dell'Hdz) che procurò personalmente ai criminali documenti falsi e un provvisorio rifugio all'estero, tra il Sud America e la Germania. Negli ultimi mesi, rientrati in patria, si nascondevano nei dintorni di Zara.

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