Cacciati gli 007 di Tudjman

GIACOMO SCOTTI - ZAGABRIA

Cacciati gli 007 di Tudjman
Il nuovo governo socialdemocratico croato mette mano ai servizi segreti dell'ex regime
GIACOMO SCOTTI - ZAGABRIA


I servizi segreti croati, quelli creati da Franjo Tudjman a sostegno del regime e con uomini di quel regime, sono finiti da ieri nell'occhio di un ciclone. Il nuovo presidente Stipe Mesic, d'accordo col premier Racan, ha sollevato dalla carica il responsabile del His, il ramo più importante, ovvero la cupola di un'articolata rete di spionaggio, nominando un nuovo capo che ha però il compito di procedere al rapido scioglimento del servizio e alla riorganizzazione dei rami superstiti (Uns, Szup e altri) operanti presso l'esercito e i ministeri degli Interni e della Difesa.
Uomini della polizia speciale "Alfa" hanno occupato intanto la sede del comando del His - "un centro occulto di potere politico che fungeva da base logistica per tutta una serie di abusi e malversazioni", come l'ha definito il premier Racan - per impedire la sparizione di documenti ad opera di agenti deviati che, sempre ieri, sono stati "mandati in ferie".
E' il primo passo verso il licenziamento di 200 spie del servizio più chiacchierato del paese, da sempre al centro di scandali politici e di congiure. Al tempo di Tudjman avevano schedato tutti gli uomini politici, giornalisti, intellettuali e altre personalità dell'opposizione, controllandone i telefoni, e invece tutelato criminali di guerra e capi della mafia legati al regime. Il His fu per lunghi anni diretto dal primogenito del "Supremo", Miroslav Tudjman. Per i superstiti servizi segreti ancora in funzione è già in corso una riorganizzazione che significa anche repulisti, e non solo ai vertici, degli elementi tendenzialmente golpisti e comunque avversari del nuovo governo di centrosinistra e della democrazia.
Il presidente Mesic ha sciolto anche il reggimento della Guardia presidenziale - altra creatura tudjmaniana, i cui uomini indossavano uniformi settecentesche da operetta - affidando la propria sicurezza e la guardia al Palazzo presidenziale alla polizia civile.
Quasi tutti gli 007 del His erano stati scelti personalmente da Franjio Tudjman e, si dice, dalla madrina dei servizi deviati, Gjurgja Susak, vedova dell'ex ministro della Difesa Gojko Susak, che il "Supremo" volle al suo fianco per assicurarsi l'appoggio della lobby erzegovese e degli ex ustascia rientrati in patria o rimasti all'estero: i due Susak ne erano gli esponenti. Fonti bene informate dicono che dei duecento 007 messi "in aspettativa" da ieri pochissimi torneranno in servizio; i più saranno licenziati.
Intanto il governo croato ha deciso per l'aprile 2001 il censimento della popolazione che, tra l'altro, dovrà stabilire l'ampiezza dei diritti all'autonmia culturale e all'uso paritetico della lingua delle minoranze etniche. Emergerà, allora, anche la dimensione reale della pulizia etnica di Tudjman a danno dei serbi e di altre minoranze poco desiderate.

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