Una Milano da vivere

MARCELLO LORRAI - MILANO

Una Milano da vivere
MUSICA Il "Festival Latino Americano" compie 10 anni
MARCELLO LORRAI - MILANO

E' la maggiore fra le proposte di spettacolo che d'estate rendono più vivibile e un po' più umana del solito Milano. Ed è la più importante manifestazione milanese che possa vantare un forte radicamento nel mondo dell'immigrazione: inventato nel 1991 dall'italo-peruviano Juan José Fabiani, il Festival Latino Americano si è affermato in questi anni come una manifestazione che non si limita a mettere a disposizione musica, cultura, intrattenimento, cucina latinoamericane, ma che per alcune settimane rappresenta un vero e proprio pezzo di America Latina a Milano, massicciamente frequentato e reso vivo da immigrati latinoamericani di ogni nazionalità.
Costantemente cresciuto nella durata della manifestazione, nella qualità delle proposte e nel numero dei visitatori, il Festival Latino Americano taglia questo fine settimana il ragguardevole traguardo della decima edizione: ragguardevole anche il periodo di apertura su cui giunge quest'anno ad attestarsi: da oggi a domenica 30 luglio, tutti i giorni senza eccezioni dalle 18 alle due di notte, come è ormai consuetudine nell'area attrezzata di fianco al Forum di Assago. Fra i motivi di successo della formula del festival il felice connubio fra profilo mediamente alto degli spettacoli musicali e prezzi bassi di ingresso: in generale solo 15 mila lire per accedere a tutto lo spazio che il festival trasforma in un piccolo villaggio, che ogni sera offre spettacolo ma anche ristoranti rappresentativi delle tradizioni culinarie di diversi paesi, shop dove acquistare artigianato abbigliamento, dischi, libri, riviste, commercio equo e solidale nonché mostre di notevole interesse e proiezioni cinematografiche. Per una decina di appuntamenti musicali in tutto il prezzo di ingresso sarà di 25 mila lire (in realtà anche anche i concerti delle serate a 15 mila lire sono spesso tutt'altro che di secondo piano).
Particolarmente ben rappresentato è quest'anno la musica brasiliana: con Margaret Menezes (26 giugno), una sorta di all stars di Pernambuco (5 luglio), Daniela Mercury (12 luglio), ma anche due gruppi forse meno conosciuti al grosso pubblico europeo ma molto popolari in Brasile ed estremamente consigliabili come Paralamas do Suceso (20 luglio) e Cidade Negra (23). Di nuovo ampiamente alla ribalta, neanche dirlo, Cuba: con Irakere (1 luglio), Orquesta Revé (8), Orishas (9), Los Van Van (14), e nientemeno che Pablo Milanes (26). Inoltre, è il caso di segnalare almeno Oscar D'Leon (23 giugno), Sergent Garcia (7 luglio), Mercedes Sosa (16), India (21), Wilfrido Vargas (22).
Una delle mostre più rilevanti di quest'anno (scelta sintomatica fra l'altro dell'orientamento nettamente democratico-progressista della manifestazione) quella dedicata ad un grande della fotografia documentaristica, implicato nelle vicende che hanno dato il segno al secolo scorso, come il colombiano Leo Matiz, di cui la galleria Sozzani nel '99 aveva presentato la prima importante mostra postuma, e di cui il Festival Latino Americano presenta ora un'anticipazione della personale in allestimento alla Casa de la Moneda di Madrid. Ma il Festival latino Americano non si limita a Milano: quest'anno chiusi i battenti ad Assago, il 17 agosto riaprirà a Verona dove si prolungherà fino al 10 settembre.

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