Cile e Guatemala, la magnifica scuola dei mostri

BERETTA GIANNI

AMERICA LATINA

Cile e Guatemala, la magnifica scuola dei mostri

GIANNI BERETTA

L' America latina ci sorprende con la magnificenza dei propri mostri. E' stato il caso, per esempio, dell'ex generale dittatore (negli anni Settanta) Hugo Banzer, oggi di nuovo presidente democraticamente eletto della Bolivia. Mentre ieri un altro ex golpista sanguinario, il 73enne Efrain Rios Montt, è stato nominato presidente del parlamento in Guatemala dopo aver raccolto (nelle elezioni del 7 novembre 1999) il maggior numero di suffragi come deputato della destra populista del Fronte repubblicano guatemalteco (Frg), di cui è il leader. E se il presidente della repubblica è diventato il suo delfino, Alfonso Portillo (anch'egli macchiatosi impunemente di crimini di sangue), è semplicemente perché Rios Montt, che è pure pastore della Chiesa del verbo, non poteva aspirare alla massima carica dello stato in quanto ex presidente de facto. Certo però che ora potrà revocare questo veto della costituzione visto che nel Parlamento da lui guidato il Frg ha la maggioranza assoluta, sufficiente per modificarla.

Dall'arresto a Londra del suo degno compare cileno Augusto Pinochet, Rios Montt non è più uscito dal suo paese. E tanto più si guarda dal varcare le frontiere dopo che una Commissione della verità, nel febbraio del 1999 (sotto l'egida delle Nazioni unite), ha documentato e certificato il genocidio di quasi 200mila indigeni Maya nella prima metà degli anni '80, in particolare proprio durante il suo governo militare fra il 1982 e il 1983.

Il premio Nobel per la pace Rigoberta Menchù, che ha vissuto sulla propria pelle e dei propri familiari la repressione brutale di quel periodo, ha recentemente sollecitato a Madrid presso il giudice Garzòn l'incriminazione di Rios Montt e di altri sette alti ufficiali guatemaltechi per crimini contro l'umanità. Per questo si è guadagnata in Guatemala da un avvocato reazionario una denuncia per "alto tradimento della patria". Ora Rios Montt ha raccolto gran parte dei voti proprio nelle zone rurali indigene oggetto dei più spaventosi massacri. Lì sono concentrati i componenti delle tenebrose ex "pattuglie di difesa civile" (Pac), integrate da indigeni che rispondevano forzosamente ai capi locali dell'esercito in funzioni antiguerriglia. I membri delle Pac (disciolte dai recenti accordi di pace del '97) e le loro famiglie si sono convertiti nei più fedeli sostenitori dell'ex dittatore garante di "ordine e sicurezza". Come a dire che il carnefice è stato eletto dalle proprie stesse vittime.

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