CROAZIA SCASSINATORI NELLE CASE DI DIPLOMATICI AMERICANI
- GIACOMO SCOTTI - ZAGABRIA
I giornali indipendenti croati danno risalto alle rivelazioni del "New York Times", che accusano il governo croato e i più alti funzionari del partito-regime (Hdz) di aver organizzato una campagna di intimidazioni contro diplomatici e funzionari americani a Zagabria - ricorrendo prima a lettere minatorie e poi servendosi di scassinatori per irrompere nelle loro abitazioni - allo scopo di provocare la rottura dei contatti fra i partiti d'opposizione croati ed alcuni istituti statunitensi che operano in Croazia.
Vittime delle irruzioni nelle abitazioni sono stati una funzionaria dell'Iri, l'Istituto repubblicano internazionale che collabora con l'ambasciata Usa, e funzionari dell'Agenzia Usaid per lo sviluppo. Nella prima abitazione gli scassinatori hanno lasciato apparecchi-spia; la seconda è stata messa completamente a soqquadro, ma nulla è stato rubato. I funzionari dell'Usaid, spaventati dalle minacce e dalle irruzioni, hanno abbandonato la Croazia insieme ai loro familiari. L'ambasciata Usa a Zagabria ha confermato l'esattezza di quanto rivelato dal "New York Times", precisando che sono state sporte regolari denunce e che sono stati informati i ministeri dell'Interno e degli Esteri, che tacciono.
Rientra nella campagna di intimidazione-satanizzazione delle opposizioni, nella battaglia elettorale, anche la pubblicazione di un libro-vademecum del partito al potere: gli oppositori vengono definiti "rossi", "bolscevichi", "agenti dello straniero", la loro eventuale vittoria metterebbe in pericolo "l'indipendenza del Paese"! Perfino la malattia di Tudjman, con cornice di messe, riti religiosi e programmi tv strappalacrime, viene usata a fini elettorali del partito-regime, terrorizzato dall'uscita di scena del "supremo".
Per domani, lunedì, è convocata in sessione straordinaria la Camera dei rappresentanti. L'Hdz propone il varo d'urgenza di una leggina costituzionale per dichiarare la "provvisoria impossibilità" (non la "permanente incapacità", come vuole la Costituzione all'art. 97) del capo dello Stato in carica di svolgere le sue funzioni, e di trasmetterne i poteri al presidente del Parlamento per la durata di due mesi. Anche questa legge per essere valida dovrà essere firmata dal "supremo", come altri documenti essenziali (promulgazione delle elezioni, il bilancio provvisorio dello stato, ecc.). E sarà possibile solo se Tudjman migliorerà quel tanto da scarabbocchiare una firma, fatto che "non sarà ripreso dalla tv". Lo ha detto il portavoce dell'Hdz "garantendo" che "è un atto troppo importante perché noi si sia tentati di ricorrere a un falso". L'ha detta la parola...
Lo stesso portavoce ha affermato che Tudjman "è in stato di coscienza". E se non fosse in grado di firmare in tre-quattro giorni? Beh, le elezioni saranno rinviate a gennaio - è stata la risposta - e per la convalida della legge firmerà al posto suo il presidente del Parlamento. In violazione della Costituzione.