CROAZIA TUDJMAN GRAVISSIMO, IMPASSE ISTITUZIONALE
- GIACOMO SCOTTI - ZAGABRIA
I
Vista la Costituzione, la Croazia potrebbe trovarsi di fronte a
tre tornate elettorali in un momento in cui la barca è rimasta
senza timonieri e non ci sono "stelle" di orientamento per il
regime: le elezioni parlamentari (fissate per il 22 dicembre,
potrebbero slittare al prossimo gennaio 2000) e le elezioni
presidenziali a doppio turno. Dopo Tudjman - eletto due volte col
57 e 60 per cento dei voti - nessun candidato del partito
governativo o dell'opposizione può contare sulla maggioranza
assoluta al primo turno.
La necessità di indire e organizzare le elezioni, d'altra parte,
mette il partito al potere e l'opposizione in una posizione
pressoché insostenibile: il tempo a disposizione è troppo
ristretto per rispettare le norme costituzionali e le leggi.
Per questi motivi molti uomini politici, qui, sperano che Tudjman
resti vivo, ma almeno per una settimana ancora incapace di
muoversi e di governare - attaccato alla bombola dell'ossigeno -
affinché entro il 20 novembre la Corte costituzionale possa
decidere che a sostituirlo sia il presidente del Parlamento
Vlatko Pavletic. Il quale potrà finalmente firmare i decreti
relativi alle elezioni parlamentari. Sì, perché - e questo è il
punto - Tudjman non è riuscito a firmarli finora e probabilmente
non potrà più farlo. Continuando il" supremo" a restare
inchiodato sul letto d'ospedale (o se dovesse morire) sarà
inevitabile indire anche le elezioni per il nuovo capo dello
Stato, e questi dovrà essere eletto "entro sessanta giorni" dal
momento in cui la Corte costituzionale deciderà che l'attuale
presidente "è incapace di svolgere" oppure "ha cessato di
svolgere" le sue funzioni.
Tutto sommato, la Croazia si trova in una situazione che è
eufemismo definire critica. Anche considerando il suo nuovo
impatto internazionale: in questi giorni la Nato si è "accorta"
che Tudjman ha tramato per ridividere la Bosnia e prendere
l'Erzegovina, dove però i croato-bosniaci voteranno per le
elezioni in Croazia in dispregio di Dayton, ma con il beneplacito
degli alleati americani. Intanto all'ospedale dove Tudjman è
ricoverato, continua ad arrivare il postino con lettere e
telegrammi che vengono però consegnati alla moglie e/o ai figli
dell'illustre paziente, ma è un postino diverso. Il primo è stato
sollevato dall'incarico, "reo" di essere apparso in una
fotografia pubblicata dai giornali. Il suo collega ora sta alla
larga dai giornalisti dopo aver spiegato loro che non vuole
perdere il pane.