Energia fai da te, grazie al sole

CASTELLINA LUCIANA

FONTI RINNOVABILI IN GERMANIA SI PUO'

Energia fai da te, grazie al sole

Intervista alla sindachessa di Saarbrücken, città pilota del risparmio energetico

- LUCIANA CASTELLINA -

M argit Conrad è la giovane sindachessa di Saarbrücken, capitale del piccolo omonimo "Land" di cui è stato per molti anni primo ministro Oskar Lafontaine. Non è dunque un caso, ha notato la stessa Conrad, se la città ha avuto sempre una funzione pilota nell'introduzione delle energie rinnovabili (anche se non è la più avanzata, perché altre, nella ben più ricca Renania-Nord Westfalia, hanno ottenuto finanziamenti molto più ingenti). Il risultato è che il 97% dell'energia consumata a Saarbrücken è prodotta dalla città stessa, il che consente all'azienda municipalizzata di decidere su come e quali energie usare.

"Il segreto del successo che le energie solari hanno già avuto in Germania - dice Margit Conrad, una delle fondatrici dell'associazione per l'energia solare Eurosolar in Germania - sta proprio nella struttura energetica estremamente decentrata che esiste nel nostro paese: più di 1.000 aziende comunali, non dunque grossi enti centralizzati e rigidi che ovunque costituiscono il principale ostacolo al rinnovamento. Inoltre già 10 anni fa è stato stabilito in Germania il diritto di accesso in rete a tutti i produttori di energia".

Quale sono le componenti essenziali del modello Saarbrucken?

Innanzitutto abbiamo cominciato per tempo, all'inizio degli anni '80. Abbiamo puntato su un forte coinvolgimento della popolazione, e perciò su una grossa mobilitazione del risparmio, con lo slogan "Negawatt anziché Megawatt", e sull'introduzione massiccia delle energie rinnovabili. Le componenti del nostro piano sono tre: 1) un contributo finanziario a carico della nostra regione per incentivare gli investimenti in impianti solari termici. Ogni abitazione mono o bi-familiare riceve 3 milioni di marchi, così gli impianti diventano competitivi. Per gli impianti fotovoltaici, quelli che producono elettricità e non scaldano solo l'acqua, il contributo sale a 6 milioni per ogni kw installato; 2) una tariffa privilegiata per l'energia prodotta con i pannelli fotovoltaici pagata al produttore cinque volte superiore a quella convenzionale; 3) un credito a tasso agevolato del 2,5% per la durata di 5 anni a chi investe nel settore. Il risultato ottenuto, da noi, è una media di 30 metri quadrati di pannelli fotovoltaici ogni 1.000 abitanti contro una media tedesca di 17.

Il vostro modello è applicato anche altrove in Germania?

Sì, in molti Länder. Ma non ovunque c'è un'azienda municipalizzata e dove non c'è, tutto è più difficile perché le grandi aziende elettriche non collaborano. E questo crea discontinuità territoriali che ci danneggiano. Comunque non bastano gli incentivi, occorre anche una rivoluzione culturale e l'addestramento degli operatori. A questo fine un ruolo decisivo svolge da noi la scuola solare che prepara architetti, tecnici, installatori, manutentori, ecc. La scuola è un pezzo integrante della nostra strategia assieme agli impianti dimostrativi che abbiamo realizzato. Abbiamo già 7 "scuole ecologiche" dotate di energia fotovoltaica nei tetti e nelle cucine, cosicché i bambini si familiarizzano con questa tecnologia. Nelle scuole superiori abbiamo anche introdotto uno specifico programma: "Conoscere meglio il sole". Sollecitiamo poi gli utenti delle singole unità residenziali, che chiedono licenza di costruire, a diventare "energeticamente autosufficienti".

La sindachessa ha terminato il suo intervento alla Conferenza di Eurosolar Italia mostrando alcune diapositive con alcune realizzazioni della città e due interessanti grafici: il primo indica la caduta del costo dell'energia solare in rapporto all'ampliamento del mercato, da 27 milioni di marchi al kw a 15 milioni negli ultimi anni; il secondo riporta i dati sulla produzione mondiale di energie rinnovabili: il primo paese è, con grande distacco, il Giappone, il secondo gli Stati uniti, e segue solo, assai più indietro l'Europa. "Quel che più serve in questa battaglia per il solare - ha concluso Margit Conrad - è una crescita esponenziale della mobilitazione popolare. E perciò...tanti auguri a Eurosolar Italia".

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