LE UOVA DEL SERPENTE

MONTALBAN MANUEL

LE UOVA DEL SERPENTE

MANUEL VAZQUEZ MONTALBAN

D alle garitte delle loro caserme i militari continuano a fare la guardia alla democrazia cilena. Buona parte della classe politica cilena fu complice del golpe, come fu complice una parte della società che praticò un sistematico sabotaggio del governo costituzionale di Salvador Allende. Il golpe fu ordito dalle multinazionali che controllavano il prezzo del rame, dal Dipartimento di stato secondo una strategia studiata insieme a Kissinger, dal Pentagono e infine dalla trama militare che utilizzò Pinochet come il generale di più alto grado disposto a distruggere la democrazia più raffinata dell'America latina. Nonostante tutto il sabotaggio sociale che le si oppose e alcune manifestazioni dell'estremismo infantile di sinistra che non aiutarono a controllare la situazione, nel marzo '73 Allende tornò a vincere le elezioni e quello fu il segnale atteso per distruggere la democrazia in nome della democrazia.

Noam Chomsky ha chiesto che non sia soltanto Pinochet a essere incriminato. Che si emetta un ordine di cattura per esempio contro Henry Kissinger, visto che il presidente Nixon non può più rispondere per tutta la strategia criminale di destabilizzazione che portò all'olocausto della sinistra nel Cono sud dell'America, Gli strumenti militari di quell'olocausto non sono stati mai puniti per i loro crimini e solo i generali argentini furono giudicati dopo la crisi di credibilità conseguenza della guerra suicida delle Malvine. Se il generale Galtieri, in un momento di delirio etilico, non si fosse assunto questa responsabilità, i militari argentini si sarebbero ritirati tranquillamente nelle loro caserme dopo aver ripulito il paese dalla molestia della sinistra, propiziando la panacea neoliberale costituita dalla filosofia di Hayeck e dalla politica economica di Friedman con l'ausilio delle scosse elettriche, dei desaparecidos, dei prigionieri gettati vivi in mare dagli aerei militari.

La debolezza delle democrazie installate in Uruguay, Cile e Argentina lasciò praticamente impuniti i macellai dell'olocausto e l'oblìo culturale ha accettato di ammantare di silenzio le responsabilità in quei genocidi di un premio Nobel per la pace, Henry Kissinger.

Nel momento in cui il giudice spagnolo Garzòn persegue internazionalmente Pinochet e la giunta militare argentina per i crimini commessi contro cittadini spagnoli, i governi di Cile e Argentina accusano la Spagna di neocolonialismo e reclamano la sovranità sui propri torturatori, quell'egemonia che non possono più reclamare in campo economico, politico e strategico. L'unica sovranità che resta agli stati-nazione delle province dell'impero è la protezione dei propri terroristi di Stato, giacché in fin dei conti furono al servizio della parte che ha vinto la guerra fredda. E' certo che i torturatori del Cono sud americano furono ammaestrati da esperti della Cia che figuravano come consiglieri tecnici delle ambasciate, come Don Mitrione, giustiziato dai Tupamaros a Montevideo, un esperto in interrogatori truccato da addetto all'agricoltura. Nemmeno questi assistenti del terrore sono stati incriminati e Pinochet potrebbe reclamare che o tutti o nessuno. Si eccita anche il senso di pietà per un vecchio di 82 anni, senza capire che Pinochet non è un vecchio di 82 anni ma un criminale della guerra sporca, nel caso che esista qualche guerra pulita, di 82 anni.

Quelli che sono le presumibili vittime della Storia dovrebbero essere interessati al castigo esemplare di Pinochet. Così rifletterebbero gli apprendisti dittatori che in questi momenti potrebbero nascondersi nelle larve dell'uovo del serpente. La fine dell'impunità degli assassini non resusciterà le loro vittime, però può evitare le vittime future, quando né la filosofia di Hayeck né i metodi di Friedman né la politica carceraria destinata a tenere sotto controllo i perdenti sociali sia più sufficiente per garantire l'apertura delle cosiddette società aperte e tornino a essere necessari i macellai del sistema.

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